Milano, Violenza sessuale: fermato un 25enne colombiano
Una ragazza 19enne è stata violentata a Milano davanti agli occhi del fidanzato malmenato e dopo rapinato. E' accaduto a Milano in via Chopin, una zona dove un episodio simile era già accaduto nel 2005. Gli investigatori sono risaliti al criminale, un colombiano con qualche precedente penale tradito dallo stesso cellulare rubato.
Cos'è successo durante la notte del 12 marzo a Milano?
E' da brividi quanto accaduto lunedì sera, poco dopo le 23 in zona Ripamonti a sud di Milano, dove due fidanzati, lui 23 anni e le 19, sono stati minacciati con un'arma. La ragazza è stato stuprata, mentre il fidanzato è stato pestato a sangue. Infine, il criminale ha rapinato la coppia, portando via soldi, auto e telefonini.
Le indagini
Il presunto responsabile, residente in città, è stato bloccato durante la notte in un giardinetto vicino all'Ortomercato. Il suo nome è Freilin David Lopez Villa ed ha precedenti per minaccia e porto abusivo di coltello. Al momento del fermo aveva già gettato via la pistola giocattolo con cui aveva minacciato gli studenti. Gli investigatori lo hanno individuato grazie alla localizzazione del cellulare di una delle due vittime, che Villa aveva prima spento e che successivamente acceso lasciando così una traccia nelle celle telefoniche.
Ad avere un ruolo fondamentale nelle indagini sono stati proprio i due ragazzi che hanno descritto minuziosamente l'aggressore, rilevando particolari decisivi nella risoluzione del caso. La coppia ha raccontato della felpa con gli inserti catarifrangenti, dei grossi anelli portati dal giovane sudamericano e del cappelletto mimetico. Gli indumenti sono stati trovati a casa di alcuni parenti dove il sudamericano ha trascorso la notte.
"Tutti noi siamo stati feriti da questo episodio perché riguarda questi ragazzi milanesi: due giovani studenti che hanno subito una violenza che faranno fatica a dimenticare. Una ferita per tutta la città", ha dichiarato il magistrato Maria Letizia Mannella nella conferenza stampa di poco fa. "Siamo intervenuti - ha detto ancora - dando la priorità assoluta a questa indagine, è intervenuto con il cuore in mano anche il servizio antiviolenza della Mangiagalli."
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