Ci sono tante cose in comune. Insieme al Coni, al comune di Milano, di Cortina e alla Regione Veneto stiamo seguendo la candidatura olimpica. I valori che avevo nello sport cerco di portarli anche nel mio lavoro in Regione ha spiegato Rossi.
E’ una grande opportunità, c’è grande entusiasmo –ha affermato Rossi-. Si sta remando tutti dalla stessa parte. Come diceva Giampiero Galeazzi in telecronaca quando vincemmo l’oro olimpico: è la Svezia che ci fa una grande paura. Vogliamo sorpassarla. Rimasi male quando Monti disse no alla candidatura di Roma per i giochi olimpici estivi, ci credevamo tanto, così come per le Olimpiadi 2024 a cui il sindaco Raggi ha detto no, sono opportunità che abbiamo perso. Ora speriamo di ottenere queste Olimpiadi invernali, non è semplice, ma stiamo lavorando con grande entusiasmo.
Ho grande stima per Giorgetti e Malagò –ha dichiarato Rossi-, mi dispiace che ci siano questi toni e che ci sia questo muro contro muro che non porta da nessuna parte. L’autonomia dello sport dalla politica non c’è mai stata, perché ogni anno bisognava aspettare la finanziaria per sapere quanti fossero i fondi destinati allo sport. Con questa legge almeno si sa che al di sotto dei 410 milioni di finanziamenti non si può andare. Che i soldi li dia il governo alle federazioni o il Coni penso che importi poco, l’importante è la distribuzione dei fondi.