Matteo Renzi, leader di Italia Viva, traccia un bilancio politico al termine della Leopolda. Parliamo del convegno politico ideato e lanciato dallo stesso a partire dal 2010 che si svolge ogni anno in autunno a Firenze. Si svolge presso l'ex stazione Leopolda.
Tanti i temi tracciati dal protagonista della caduta del governo Conte Bis. Sugli scudi per il futuro del partito, le scelte politiche e le prossime elezioni: "Ho l'impressione che i principali leader delle forze politiche italiane, i leader di M5s, Pd, Lega e FdI, abbiano l'interesse ad andare a votare: interesse che è politico, e in alcuni casi personale, perché qualcuno vuole portare in parlamento prima possibile il suo gruppo di riferimento, è un dato di fatto oggettivo".
Sul palco della Leopolda si alternano tanti protagonisti della politica renziana, ma è sempre Renzi che ruba la scena. In particolare sceglie di attaccare Matteo Salvini, leader della Lega, e Giorgia Meloni, principale esponente di Fratelli d'Italia. "
". Poi lo stesso Renzi traccia un quadro per il centro, analizzandone la portata anche a livello extranazionale.
Per chiudere il discorso Renzi ha citato le parole di Aldo Moro. "La nostra flessibilità ha salvato fino a qui più che il nostro potere la democrazia italiana", diceva. "La nostra flessibilità nel 2019 prima e nel 2021 poi forse non ha salvato la democrazia italiana, ma salvato la stabilità economica europea mandando a casa prima Salvini e poi Conte".