Keanu Reeves in una scena di "Matrix Resurrections".[/caption]Intervistato da Fandango, il produttore e regista James McTeigue (conosciuto soprattutto per l’adattamento di V per Vendetta), ha raccontato molti dettagli della lavorazione di Matrix Resurrections, senza preoccuparsi degli spoiler (quindi leggetela a vostro rischio e pericolo, se non avete visto il film).Ad un certo punto, inevitabilmente, gli è stato chiesto se il film di Lana Wachowski possa aprire la strada a futuri sequel, magari per una nuova trilogia ambientata in quel mondo. La risposta di McTeigue è stata sorprendentemente chiara e diretta. Non al momento, ha dichiarato il produttore. In questo istante – continua – per tutti noi che ci abbiamo lavorato, questo film vive da solo. Non abbiamo parlato e nemmeno pensato a dei sequel. Quindi per il momento non sono previsti altri capitoli della serie.[caption id="attachment_287431" align="alignright" width="264"]
Lana Wachowski sul set di "Matrix Resurrections".[/caption]Il commento di McTeigue fa eco a quanto affermato dalla regista della pellicola, Lana Wachowski, che ha parlato di Matrix Resurrections come di un film indispensabile per lei per fare i conti con un momento difficile della sua vita. Sembra dunque complicato pensare che la stessa Wachowski possa tornare dietro la macchina da presa per dirigere dei seguiti di un progetto così personale e unico.
Una scena da "Matrix Resurrections".[/caption]Cinemablend ha fatto una ricognizione sui pareri espressi dagli spettatori apparsi sui social network, Twitter in particolar modo. Pur con qualche critica, il giudizio del pubblico è generalmente positivo, e sembra apprezzare soprattutto la capacità del film di mantenersi innovativo pur essendo il quarto capitolo di un franchise esistente ormai da oltre due decenni e adattato in numerose forme e linguaggi, dal cinema all’animazione, dai fumetti ai videogame.Senza citare l’apprezzamento quasi scontato per Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss, che tornano nei panni dei protagonisti Neo e Trinity, a colpire è il generale consenso intorno alla new entry Jonathan Groff, che aveva il difficile compito di non far rimpiangere Hugo Weaving nel ruolo dell’iconico villain agente Smith.Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala, dal lunedì al venerdì, dalle 19 alle 20 su Radio Cusano Campus.
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