Il regista Matt Reeves con Robert Pattinson sul set di "The Batman".[/caption]In una lunga intervista, il regista Matt Reeves ha parlato degli aspetti del personaggio che ha voluto enfatizzare in The Batman, e del perché Robert Pattinson fosse necessario per riuscirci.Batman è un mito fantastico che resiste ormai da oltre 80 anni, e questo soprattutto per il mix assurdo che lo contraddistingue, spiega il regista. Da un lato è, molto semplicemente, un personaggio davvero fico. Ha una macchina splendida e tutte le sue attrezzature all’avanguardia. Ricorda un po’ come James Bond, secondo me. Tuttavia – spiega Reeves – è anche possibile entrare in empatia con lui a causa del dolore che ha sofferto, e sono questi gli aspetti della sua storia che volevo enfatizzare per renderlo verosimile. La storia di The Batman si concentra proprio su di essi, ed ecco perché ero così contento di avere Robert Pattinson. È un attore meraviglioso e sapevo che sarebbe stato in grado di accompagnarmi in questa ricerca degli elementi più profondi e complessi del personaggio. All’inizio, mentre scrivevo il film, avevo solo Batman in mente. Poi, guardando alcuni film degli attori che avevano l’età giusta per interpretarlo, rimasi conquistato da Pattinson. Cominciai, allora, a scrivere il film pensando a lui come protagonista – conclude Reeves – anche se non avevo idea se lui volesse partecipare al film.
Robert Pattinson in una scena di "The Batman".[/caption]Dopo Matt Reeves, anche lo stesso Robert Pattinson, in un’altra intervista, ha raccontato la sua visione del personaggio e il suo approccio per rappresentarlo in The Batman.Una cosa su cui ci siamo concentrati è la regola di Batman: lui non deve uccidere. Ma può essere interpretata in due modi, spiega l’attore. Da un lato, lui vuole punire adeguatamente chi gli sta di fronte, dall’altro vorrebbe davvero uccidere ma riesce a controllare questo suo istinto. Per me è impossibile – continua Pattinson – che un uomo che passa le sue notti a dare la caccia ai criminali, non ne tragga anche piacere. Inoltre, questo desiderio travolgente lo fa anche soffrire e ciò rende tutto più divertente da interpretare.Man mano che mette fuori gioco i suoi oppositori, lui si calma, ma sono convinto – conclude l’attore – che ognuno di essi rappresenti, per lui, l’assassino di sua madre e che lui in questo modo riesca a sfogare tutta la sua rabbia.Per approfondire temi e curiosità legate al cinema, l’appuntamento è con Buio in Sala su Radio Cusano Campus.
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