05 Mar, 2022 - 11:00

Cento anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, l'artista più provocatorio d'Italia

Cento anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, l'artista più provocatorio d'Italia
Cento anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini, l'artista più provocatorio d'Italia.

Cento anni fa nasceva Pier Paolo Pasolini

Durante la sua vita convulsa è stato molte figure: scrittore, poeta, regista ma, soprattutto, un pensatore visionario e sempre perseguitato le cui opere continuano a sfidare il mondo di oggi, a volte con il tono di una profezia.
Fu trovato morto all’Idroscalo di Ostia, il 2 novembre 1975. Un omicidio tra i più brutali:  percosso e travolto dalla sua stessa auto sul litorale laziale. Nonostante i processi, la verità sulla sua morte ha sempre lasciato aperte congetture e ipotesi sui reali esecutori e mandanti.
Leggi l'articolo della filosofa e docente Lucrezia Ercoli: 100 anni di PPP – Dobbiamo salvare Pasolini dal pasolinismo

Il segno nella letteratura e nella storia

Un segno importante nella cultura italiana e la sua lezione continua a parlarci con il linguaggio affilato dei suoi scritti e delle sue immagini, con l'assoluta originalità delle sue visioni, con quell'attenzione alle marginalità - cifra distintiva della sua opera - che in lui esprimeva un desiderio di pienezza umana. Lo ricorda così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel centenario della sua nascita. "Pasolini- continua - aveva le sue radici nel Novecento. In quel dopoguerra, in cui si è affermata l'idea di uguaglianza sostanziale, unitamente a quelle di libertà e democrazia. Gli è appartenuta la dimensione dell'impegno civile dell'intellettuale, a servizio della società"

Poesia, letteratura, cinema e teatro

Dalle raccolte di versi (riunite poi sotto il titolo "Bestemmia"),tra cui ricordiamo "La meglio gioventù", "Le ceneri di Gramsci" e "Trasumanar e organizzar", ai romanzi come "Ragazzi di vita", "Una vita violenta" e "Il sogno di una cosa", e poi i testi teatrali, da "Porcile" a "Affabulazione", fino ai  film come "Accattone", "Mamma Roma", "Uccellacci e uccellini",  "Il Vangelo secondo Matteo" e "Salò o le 120 giornate di Sodoma".
Una voce che metteva in guardia, che denunciava e portava allo scoperto le incongruenze e le ambivalenze del progresso contemporaneo ma soprattutto che insisteva sul chiaro scuro di fatti appartenenti a quegli uomini che sfruttano gli uomini, divisi ancora tra padroni e servi senza normalità né pace.
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Francesca Pierri
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