05 Apr, 2022 - 17:15

Sos camici bianchi: la protesta delle Coccarde Gialle

Sos camici bianchi: la protesta delle Coccarde Gialle
Una coccarda gialla come segno distintivo di un malumore diffuso. Un tocco di colore su sfondo bianco anzi su 500 sfondi bianchi. Sono i camici dei medici che lo scorso 26 marzo si sono radunati in piazza duca d'Aosta a Milano, davanti alla Stazione Centrale, e da lì sono partiti in corteo fino al Pirellone, sede del Consiglio regionale lombardo e della commissione regionale Sanità, dove hanno acceso un paio di fumogeni gialli a chiudere la protesta.

La protesta dei camici bianchi a Milano

La manifestazione è iniziata con un minuto di raccoglimento in memoria dei camici bianchi che hanno perso la vita durante la pandemia ed è stata promossa delle Coccarde gialle. Un movimento spontaneo non di natura sindacale che ha come obiettivo una riorganizzazione della medicina territoriale.I sanitari sono scesi in piazza per rivendicare una maggiore attenzione sul tema della carenza di medici di base nella regione Lombardia. Un problema attuale e destinato a diventare sempre più imponente nei prossimi anni a causa dei progressivi pensionamenti di buona parte dei dottori oggi in servizio. Secondo i calcoli del movimento, nei prossimi 5 anni il 40% dei cittadini sarà senza medico di fiducia."Stiamo perdendo la sanità pubblica. Lasciateci curare i pazienti senza subissarci di compiti amministrativi è l’accorato appello di una dottoressa che ha partecipato alla protesta. Sulla pagina facebook delle Coccarde gialle è stato diramato inoltre un invito dei medici verso i propri pazienti affinché li affianchino in questa battaglia. Perché il Sistema Sanitario Nazionale è una catena che, per funzionare, abbisogna della robustezza di tutti gli anelli.Leggi anche: Medici di base, secondo giorno di sciopero: Disagi e ambulatori chiusi
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Aurora Vena
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