La guerra in Ucraina continua senza sosta e si avvicina il 9 maggio, data simbolica per la Russia e che potrebbe dare un nuovo volto al conflitto. Ai tanti appelli di pace giunti in questi mesi, si aggiunge quello di
Joseph Borrell che, intervistato durante lo
State of the Union di Firenze chiede a Putin di porre fine alla guerra.
Joseph Borrell: "Difficile dialogare con chi compie crimini di guerra, ma vogliamo fermare la guerra"
Intervistato da
TGCom24, l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue Josep Borrell ha lanciato un appello a Vladimir Putin, chiedendogli espressamente di porre fine al conflitto in Ucraina:
Il messaggio è uno solo: Putin fermi la guerra e smetta di aggredire i suoi vicini. Avevo anche scritto una lettera al Ministro degli esteri di Mosca Lavrov, a nome dei 27 stati europei, dicendo che eravamo disposti a discutere delle legittime preoccupazioni della Russia rispetto alla sua sicurezza. Volevano negoziare ma sa qual è stata la loro risposta? Bombardare Kiev. È difficile provare a dialogare e mantenere buone relazionicon chi sta commettendo crimini di guerra, distruggendo sistematicamente un Paese e uccidendo civili. Mi rivolgo ai russi: noi non abbiamo niente contro il loro popolo, non vogliamo invadere il loro paese né portare la guerra in Russia. Vogliamo solo che l’aggressione all’Ucraina finisca
Il 9 maggio, giorno in cui la Russia celebra la vittoria nella Seconda Guerra Mondiale contro il Terzo Reich, potrebbe una data che potrebbe dare alla guerra un nuovo volto, con Putin che starebbe pensando di dichiarare
"guerra totale" a Kiev. Joseph Borrell spera che Mosca non annunci un aumento di violenze nel conflitto:
Non so cosa farà la Russia, spero solo che non annuncino una ulteriore escalation della guerra: l'unica cosa certa è che non ci sono soluzioni pronte e il conflitto andrà avanti, come aveva già detto Putin. Nello stesso giorno noi risponderemo con la conferenza sul futuro dell'Europa, che è un tema molto importante per tutti noi
Dalle sanzioni al riarmo dell'Ucraina: il punto di Borrell
Durante la sua intervista allo
State of the Union di Firenze, Joseph Borrell ha parlato anche del momentaneo blocco delle sanzioni per la Russia, con i paesi Ue che non riescono a trovare un accordo sull'embargo sul petrolio proveniente da Mosca:
Sicuramente troveremo un accordo. Ora stiamo discutendo a livello di ambasciatori ma, se non troveremo un’intesa subito, dovremo necessariamente convocare una riunione dei ministri degli Esteri. Ma resto ottimista, quello che non dobbiamo fare è mischiare la discussione sul petrolio russo con altri temi che non c’entrano
Infine l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue parla del continuare a inviare armi all'Ucraina per continuare a difendersi dall'attacco dei russi:
Gli ucraini stanno lottando anche per il nostro modello di libertà e per la nostra sicurezza. Ho sentito molti leader europei dire che questa guerra è anche la nostra guerra, però voglio precisare: noi non vogliamo partecipare al conflitto, non siamo belligeranti. Dobbiamo però aiutare gli ucraini a difendersi, per questo ritengo giusto fornirgli armi. Altrimenti cosa vogliamo che facciano? Che domani si arrendano e si mettano in ginocchio davanti ai russi, accettando le condizioni che gli impongono?
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