Covid, l'allarme di Fauci: "Ci sarà un’altra pandemia"
Non c'è tregua sul fronte Covid nonostante le ultime disposizioni sulle mascherine e il professor Anthony Fauci ha voluto chiarire la sua visione sulla pandemia. In particolare, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases e consigliere del presidente USA Joe Biden, ha rilasciato diverse interviste lanciando il suo allarme.In un suo passaggio rilasciato alla rivista Foreign Policy si legge:"Tra il 5 ed il 30% dei pazienti che hanno avuto il Covid riportano sintomi che restano anche dopo la risoluzione della malattia acuta. Non sappiamo perché ciò accada e cosa lo provochi, ma con centinaia di milioni di persone che vengono infettate dal Covid potrebbe risultare un problema significativo in futuro se non ne scopriamo il perché e cosa possiamo fare al riguardo"Infine, un commento lapidario su presente e futuro dell'emergenza sanitaria:"Siamo ancora in pandemia, e su questo non c’è alcun dubbio".
Emergenza Covid: complimenti di Fauci all'Italia
Nel corso dell'intervista che verrà prossimamente pubblicata su RaiNews, Anthony Fauci ha poi sottolineato il grande ruolo dell'Italia anticipando i personali complimenti al premier Draghi. Al di là del commento lapidario sugli sviluppi della pandemia, Fauci ha rimarcato l'atteggiamento da assumere nei confronti dell'emergenza Covid:"Non c'è dubbio che ci sarà un'altra pandemia. Dobbiamo cooperare per rispondere nel modo migliore possibile. Da questa esperienza abbiamo appreso l'importanza di essere cooperativi, collaborativi, di essere aperti alla condivisione di informazioni".In particolare, sull'Italia il professore statunitense ha dichiarato:"Dirò a Draghi quello che ho già detto a Roberto Speranza: l'Italia ha bisogno di continuare a fare il buon lavoro che ha già fatto con la campagna vaccinale, ha messo in campo le risorse delle buone pratiche di salute pubblica. Bisogna continuare a incoraggiare i cittadini italiani che ancora non lo hanno fatto a vaccinarsi e chi si è vaccinato di proseguire con la dose di richiamo quando ci saranno le condizioni per farlo"