10 May, 2022 - 14:30

Peste suina, Federcaccia: "Politica si è svegliata tardi, noi siamo...

logo tag24
Peste suina, il Lazio e altre Regioni danno il via libera agli abbattimenti dei cinghiali. Federcaccia si è già messa a disposizione per il contenimento degli ungulati. Massimo Buconi, presidente nazionale di Federcaccia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione "Cosa succede in città" condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Peste suina

"Come notorio -ha affermato Buconi-. all'interno dell'anello del GRA non si va a caccia. Poi c'è l'altro tema che è lo squilibrio faunistico derivato dal fatto che un animale selvatico come il cinghiale frequenti così spesso con gli stessi ambienti dei cittadini. E così si sviluppano malattie come la peste suina. Noi ci siamo messi a disposizione del governo e della Regione. Noi disponiamo di volontari che sono i nostri associati, hanno delle competenze, nel caso della Liguria e del Piemonte siamo in migliaia per fare il censimento, per il rinvenimento delle carcasse. Siamo a disposizione. Se ci verrà richiesto di collaborare noi ci saremo".

Politica

"L'interlocuzione con le istituzioni c'è stata -ha dichiarato Buconi-. Sta alle autorità decidere se cogliere le occasioni. Ho visto che ieri la Regione Lazio ha dato indicazioni precise di diminuire i rifiuti in strada e diminuire la popolazione di cinghiali. Bisogna poi agire sull'habitat, affinché non si creino condizioni favorevoli per il reinsediamento dei cinghiali. La politica si è svegliata tardi, perché siamo in una realtà estremamente contrastata. Ora c'è una percezione di un'impropria sacralità rispetto al selvatico. Un conto è il sacrosanto benessere della fauna selvatica altro conto è il benessere del territorio. La fauna selvatica per sua natura non deve stare negli ambienti urbani e quanto di crea lo squilibrio o si è fatalisti o si deve intervenire per ristabilire gli equilibri. Bisogna dire chiaramente che la peste suina è un dramma se entra in un allevamento, è un dramma economico colossale. In Piemonte e in Liguria è da 5 mesi che si è verificato il primo caso e se ne sta ancora parlando su cosa fare, mi pare che la Regione Lazio stia agendo con maggiore rapidità sulla questione".
LEGGI ANCHE
LASCIA UN COMMENTO

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
I campi obbligatori sono contrassegnati con *

Sto inviando il commento...