È un Gianmarco Tamberi critico contro se stesso quello che commenta la prestazione deludente alla Diamond League. L'italiano ha chiuso il suo debutto a Doha al settimo posto, stesso risultato del connazionale Tortu, in una gara contraddistinta dal forte vento.Per l'italiano alla fine è arrivato un 2.24 che non può lasciarlo soddisfatto anche se le condizioni metereologiche hanno rappresentato un ulteriore scoglio. La brezza che soffiava forte a Doha si vedeva ad occhio nudo anche dallo sventolare delle divise degli atleti, mentre la pedana è stata addirittura spostata dal luogo previsto inizialmente.Infine, un ritardo sulla tabella di marcia che può aver influenzato Tamberi. Alibi a parte, è proprio Gimbo a non voler scuse anche se tra otto giorno a Birmingham avrà una nuova occasione. La gara è invece stata vinta da Sanghyeok Woo davanti Mutaz Essa Barshim, il qatariota con cui Tamberi aveva diviso l'oro ai Giochi.https://twitter.com/WorldAthletics/status/1524740482085146625
Le parole di Tamberi dopo il settimo posto alla Diamond League
Come anticipato, è stato Tamberi stesso a mostrarsi critico contro se stesso dopo la prestazione deludente alla tappa della Diamond League. Nella lunga analisi concessa dopo la gara, Gimbo ha detto:"Dare la colpa al vento sarebbe la classica scusa che non ti fa imparare il vento, ci sono evidenti problemi tecnici. In allenamento ci sono alti e bassi dovuti a inconsapevolezze tecniche, ma non è chiaramente il vento il problema. Abbiamo iniziato le gare consci che non devo essere al top della forma ora, non mi aspettavo una prestazione del genere: da cancellare e mettere da parte, bisogna capire cosa non è andato per non sbagliare a Birmingham. Io faccio salto in alto e oggi non ho fatto salto in alto. Non inficia comunque il mio percorso verso ai Mondiali, sono cose che stimolano: prendere gli schiaffi fa bene, anche l’anno scorso ho fatto gare a 2.20"