Lo sport è stato uno degli ambiti più colpiti dalle
sanzioni contro la
Russia dopo l’
economia. Molti
atleti sono stati
allontanati dalle competizioni internazionali perché di nazionalità russa o per gesti compiuti a sostegno del conflitto in Ucraina.
Ivan Kuliak è uno di questi. L’atleta russo lo
scorso marzo durante la cerimonia di premiazione, mentre si trovava sul podio accanto alla medaglia d'oro ucraina Illia Kovtun aveva sfoggiato
il simbolo Z, legato ormai indissolubilmente alla guerra, sul petto.
La sentenza
Dopo il
gesto e un processo della giustizia sportiva è arrivata la
decisione in merito. Un anno di
squalifica per quel gesto sul podio durante la tappa di
Coppa del mondo di ginnastica a Doha, in Qatar. Questo come anticipato anche dalla
Federazione Internazionale di Ginnastica (FIG). Il 20enne, in quell’occasione aveva conquistato il bronzo nella finale alle parallele. La decisione è arrivata dopo che la commissione disciplinare della
Gymnastics Ethics Foundation (Gef), aveva indagato, ha rilevato che
Kuliak ha violato le regole della Federazione internazionale di ginnastica, l'organo di
governo dello sport.
La comunicazione della FIG
La
Federazione stessa ha anche pubblicato una nota:
Kuliak ha violato gli Statuti FIG, il Codice di Disciplina FIG, il Codice Etico FIG, il Codice di Condotta FIG e il Regolamento Tecnico FIG indossando la lettera Z sulla sua canotta. Non è autorizzato a partecipare a nessun evento o competizione organizzata da una federazione membra della FIG per un anno a partire dalla data di questa decisione".
Le prime reazioni alla vicenda
Ai microfoni di Russia Today
Kuliak ha pi espresso le sue ragioni:
Ho coperto la bandiera come mi è stato chiesto di fare ma volevo far capire chi fossi. Per me la
Z rappresenta la vittoria e la pace. Sono rimasto in
silenzio quando, avvolti nella loro bandiera, i nostri rivali hanno cantato
Gloria all’Ucraina.Ad intervenire anche la sua allenatrice Valentina
Rodionenko:
Iniziativa personale e voluta, siamo sempre pronti a difendere e onorare la patria. Non si era consultato con noi prima di farlo ma non ci sembra altro che una dichiarazione di patriottismo, una reazione all’accerchiamento, all’
ostracismo e alle sanzioni che tutte le
Federazioni hanno inflitto agli
atleti russi delle differenti discipline".Dopo l’ufficialità di questa decisione, Ivan
Kuliak dovrà restituire la sua medaglia di bronzo e il montepremi di
500 franchi svizzeri conquistato. Lo stesso atleta russo ha però ora il diritto di presentare
ricorso entro
21 giorni.