Nella mattinata di mercoledì l'ambasciatore italiano a Mosca Giorgio Starace è stato convocato dal ministero degli Esteri russo. Il diplomatico della Farnesina ha ricevuto la comunicazione in merito all'espulsione di 24 figure istituzionali italiane dalla Russia. Una contromossa in risposta alla decisione del governo di espellere 30 diplomatici russi maturata lo scorso 6 aprile.
Da un punto di vista cronologico sorprende in parte la scelta della Russia di espellere 24 diplomatici italiani. Arrivata dopo un mese e mezzo dalla notifica italiana a 30 esponenti del Cremlino, la mossa prevede un "pacchetto" di allontanamenti che coinvolge anche Francia e Spagna. La Farnesina, all'epoca, aveva giustificato la decisione parlando di scelta concordata tra i Paesi dell'Alleanza Atlantica per tutelare sicurezza interna.
Immediate le reazioni dell'Organo stesso e di Mario Draghi, impegnato a Roma nell'incontro con la premier finlandese Sanna Marin:
"È un atto ostile ma non bisogna assolutamente interrompere i rapporti diplomatici. Non deve portare all’interruzione dei canali diplomatici perché se si arriverà alla pace sarà attraverso quei canali diplomatici". "L’Italia prende atto della decisione della Federazione Russa di espellere 24 membri delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane e dell’Ufficio ICE nella Federazione Russa. Il personale oggetto del provvedimento ha sempre esercitato le proprie funzioni nel pieno rispetto della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche".Anche Spagna e Francia fronteggiano l'allontanamento della delegazione presente a Mosca: 27 persone da Madrid e 34 da Parigi, chiamate a lasciare la Russia entro due settimane. Al momento il governo iberico non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda, mentre per l'Eliseo ha parlato un portavoce del Quai d’Orsay durante il quotidiano punto stampa:
"La Francia condanna in modo fermo la decisione di espellere diplomatici e personale francese dell’ambasciata".