Ictus ed emorragie, due patologie che da sempre spaventano e colpiscono milioni di italiani.
Ictus ed emorragie cosa sono
Le malattie cerebrovascolari sono delle patologie del
sistema nervoso centrale causate da squilibri della circolazione sanguigna. Nel
2019 sono state la seconda causa di morte.
Troviamo in primis l'ictus ischemico, che rappresenta circa l’80% degli eventi cerebrovascolari acuti. A seguire l’emorragia intracerebrale (15-20%), l’emorragia subaracnoidea (3-5%). Infine gli eventi cerebrovascolari acuti mal definiti (1-3%).
I dati arrivano da un comunicato del
Ministero della Salute, diffuso in occasione della pubblicazione online del Documento informativo per il cittadino sulla prevenzione delle malattie cerebrovascolari lungo il corso della vita.
Uno studio dell’Alleanza italiana per le
malattie cardio-cerebrovascolari, patto volontario volto al contrasto delle patologie cardio e cerebrovascolari sottoscritto tra Ministero della Salute, Società scientifiche, Associazioni dei pazienti e altri enti operanti nel settore.
Il
documento, come spiega il Ministero, mira a fornire alla popolazione informazioni basate sull’evidenza scientifica in materia di prevenzione delle malattie cerebrovascolari, sviluppando, in particolare, i fattori di rischio, la promozione degli stili di vita salutari e la prevenzione primaria per fasce di età e in gravidanza.
Inoltre, contiene anche serie d
i indicazioni preziose su come riconoscere l’insorgenza dei segni e dei
sintomi dell'ictus e dell’attacco ischemico transitorio (TIA), oltre sulle azioni da intraprendere in maniera celere quando si presenta il sospetto di un
ictus o un TIA.
Le malattie cerebrovascolari, infatti, sono definite tempo-dipendenti e ciò significa che più velocemente si interviene, maggiormente diminuiscono i
rischi di esiti gravi o fatali.
Le malattie
, come sottolineano gli esperti, spesso hanno un'insorgenza improvvisa, ma possono anche manifestarsi con una sintomatologia sfumata e lentamente ingravescente nel tempo.
Come prevenirli e quali sono i sintomi da non sottovalutare
Secondo gli esperti, è molto importante il
proprio stile di vita. Tra le raccomandazioni, c’è quella di non
fumare e praticare attività fisica. Si sconsiglia il consumo di alcol, una corretta alimentazione e
l’uso del caffè.
Attraverso uno stile di vita salutare e un adeguato
controllo medico nei soggetti ad elevato rischio cardiovascolare, si potrebbero evitare il 40-50% degli eventi cerebrovascolari.
Infine, tra le indicazioni su cosa fare in caso di comparsa di sintomi, è stato segnalato come indispensabile chiamare subito il 112/118.
In questi casi, occorre
non aspettare di vedere se i sintomi migliorano spontaneamente, non chiamare e non recarsi dal medico di medicina generale o dalla guardia medica e non recarsi in Pronto Soccorso con mezzi propri, anche per e
vitare di presentarsi in un ospedale dove non sia disponibile almeno il trattamento trombolitico per via endovenosa.