Padre Pio e i rapporti burrascosi col Vaticano, storia di un rapporto mai sereno con la Santa Sede.
Padre Pio e i rapporti burrascosi col Vaticano
Nel giorno della nascita di Padre Pio da
Pietralcina 135 anni fa, il 25 maggio del 1887, in un piccolo Paese in Provincia di
Benevento, si torna a parlare del rapporto burrascoso tra il Santo e il Vaticano.Padre Pio, nel corso della sua vita, fu inizialmente sospeso e successivamente riammesso decidendo di non incontrare mai nessun Papa, né mettere mai piede alla
Santa Sede. Cosa che poi avvenne nel febbraio 2016, quando Papa Francesco volle che il corpo del Santo fosse esposto nella Basilica Vaticana durante il
Giubileo straordinario della misericordia.
Il perché dei contrasti
Il perché di questi burrascosi rapporti tra padre Pio e la Santa Sede sono noti.Per diverse volte: prima con i pontificati di
Benedetto XV e
Pio XI e poi con
Giovanni XXIII, il Santo di Pietralcina ebbe dei diverbi con la Santa Sede.A parlarne in merito è
Monsignor Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, che ricorda Padre Pio non come un uomo comune, che comunque tanto aveva appreso da quel mondo piccolo nel quale era nato ed era vissuto e dalle persone con cui, in quello stesso mondo, era entrato in contatto.Il primo a scriverne in merito fu il suo confratello
Padre Agostino Gemelli con un durissimo attacco:
Padre Pio ha tutte le caratteristiche somatiche dell’isterico e dello psicopatico. Le ferite che ha sul corpo sono fasulle, frutto di un’azione patologica morbosa. È un ammalato che si procura le lesioni da sé. Si tratta di piaghe, con carattere distruttivo dei tessuti, tipico della patologia isterica.A parlarne anche
Monsignor Carlo Maccari, con un parere diverso da quello di Gemelli salvo poi pentirsi e diventarne un grande devoto. A difendere Padre Pio è stato monsignor Andrea Cesarano, amico personale di Roncalli chiarendo che
padre Pio è un apostolo che fa delle anime un bene immenso. Un uomo di Dio. Un santo. Su di lui si dicono tutte calunnie.
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