A 100 giorni dall'inizio della guerra in Ucraina, il segretario generale delle Nazioni Unite
Antonio Guterres rinnova il suo appello di pace, visto che il prezzo più alto lo stanno pagando i civili. Per raggiungere un accordo le parti devono avere buona fede e fare qualche sforzo in più, come ribadisce Guterres nel suo messaggio.
Guterres: "Fermare le violenze in Ucraina per soccorrere i civili"
Intervistato dalla
Cnn, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha ovviamente parlato della guerra in Ucraina, rinnovando il suo appello di trovare presto un accordo per far cessare subito il conflitto:
Rinnovo il mio appello per la cessazione immediata delle violenze, per l'accesso umanitario senza restrizioni a tutti coloro che ne hanno bisogno, per l'evacuazione in sicurezza dalle aree di combattimento dei civili lì intrappolati e per la protezione urgente dei civili e il rispetto dei diritti umani in linea con le norme internazionali
Nazioni Unite: "Dalle parti in causa servono sforzi diplomatici in buona fede"
Scrivere la parola fine sul conflitto in Ucraina - che ha portato solo morte, distruzione e violazione dei diritti umani - è la priorità per Antonio Guterress ma, per farlo, serve che le parti in causa si impegnino davvero:
Il conflitto ha già fatto migliaia di vittime, provocato una distruzione incalcolabile, milioni di sfollati, violazioni inaccettabili dei diritti umani e sta infiammando una crisi globale che ha tre dimensioni, alimentare, energetica e finanziaria, che sta colpendo le persone, i Paesi e le economie più vulnerabili. Noi Nazioni Unite siamo impegnate nello sforzo umanitario ma per risolvere questo conflitto serviranno negoziati e dialogo. Prima le parti si impegneranno in sforzi diplomatici in buona fede per porre fine a questa guerra, meglio sarà per il bene dell'Ucraina, della Russia e del mondo
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