Continua a tenere banco la questione legata a Wimbledon sulla quale si è voluto esporre anche il presidente del CIO, Thomas Bach. Quest'ultimo è intervenuto nel corso di una conferenza a Parigi per dire la sua sulla decisione del torneo inglese di escludere i tennisti russi e bielorussi.
Non solo, il più celebre torneo del circuito è sotto accusa anche dopo aver deciso di non assegnare i punti al torneo e quindi sono davvero tante le polemiche sorte negli ultimi tempi. Tornando al n°1 del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach si è espresso in questi termini su Wimbledon:
Come possiamo garantire una competizione internazionale corretta se i Governi decidono in base ai propri interessi politici chi può e chi non può partecipare? Abbiamo bisogno che i Governi ci rispettino per il nostro ruolo. Guardate cosa sta succedendo nel tennis. Al Roland Garros, i giocatori hanno partecipato come atleti neutrali. Ma a Wimbledon il Governo ha detto di no, non c’è spazio per loro. Se permettiamo tutto questo, allora siamo perduti. Se oggi lo permettiamo contro la Russia e la Bielorussia, domani succederà contro la vostra nazione, perché nessun Paese al mondo è amato da tutti gli altri Governi.
Su questa linea, Bach ha poi continuato ipotizzando uno scenario futuro basato sulle decisioni del torneo inglese:
Se lasciamo queste scelte ai vari Esecutivi, allora diventiamo anche noi uno strumento politico e questo va contro tutti i nostri principi. Se lasciamo che succeda, non potremo più garantire una corretta competizione sportiva. È importante per tutto il mondo avere un ponte, qualcosa su cui tutti possono trovarsi d’accordo. L’elemento più naturale per far questo è lo sport, visto che può essere apprezzato da tutti e praticato senza interessi politici, senza alcun tipo di discriminazione
Il presidente del CIO chiarisce in merito a Wimbledon e alla guerra
Naturalmente, le parole di Thomas Buch potevano far risvegliare i più critici per magari accusarlo di non considerare la gravità del conflitto bellico. Anche su questo tema il presidente del CIO ha voluto precisare che quanto sta accadendo in Ucraina è fortemente da condannare a prescindere dalle ripercussioni sportive:
Dure misure sono necessarie contro chi è responsabile della palese violazione della Tregua Olimpica. Chiunque supporta la guerra, deve essere sanzionato. Ma i diritti di chi non lo fa devono essere rispettati, nessuno può essere punito per il suo passaporto
Insomma, Wimbledon non è ancora iniziato ma già sta facendo parlare di sé da molto tempo.