Si deve ancora disputare il terzo slam dell'anno, Wimbledon, ma l'attenzione va già oltreoceano, dove si disputeranno gli US Open. Sicuramente non perché il torneo inglese abbia perso il suo fascino ma, dopo le note vicende riguardanti le esclusioni di atleti russi e bielorussi quest'anno l'Open sembra aver perso un po' di attenzione da parte degli appassionati.
In America invece gli atleti di queste nazionalità scenderanno in campo sotto bandiera neutrale, come accaduto al Roland Garros, ma ci saranno comunque degli esclusi, in particolare uno che è sotto i riflettori più degli altri.
Si tratterebbe del secondo grande Slam saltato dal campione serbo: dopo gli Australian Open secondo il Telegraph la rigida politica statunitense che non permette l'ingresso agli stranieri non vaccinati non dovrebbe essere allentata a breve. In questo caso Novak dovrebbe dire addio per il 2022 ad un torneo come lo US Open, che lo ha visto trionfare per ben tre volte, l'ultima nel 2018.
L'unica speranza sarebbe chiedere una deroga speciale al Center for Disease Control, ma i precedenti sono stati lunghi, stressanti e negativi, motivo per cui Djokovic potrebbe semplicemente rinunciare alla partecipazione. Nel caso lo stesso problema ci sarà per la Rogers Cup (dal 7 al 14 agosto a Montreal) e con il Masters 1000 di Cincinnati (14-21 agosto). Già saltati per lo stesso motivo i Masters 1000 di Indian Wells e Miami.
Djokovic ha da sempre espresso i suoi dubbi, anche se non gli piace essere chiamato Novax.