A una settimana dalla maxi-rissa di via Bolla 40, quartiere Gallaratese di Milano, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione per cercare di recuperare le prove dell'aggressione e per procedere all'identificazione di alcuni tra i partecipanti.
Si cercano spranghe, bastoni, residui di bombe carta e coltelli: le forze dell'ordine hanno fatto irruzione questa mattina nelle palazzine popolari di via Bolla a Milano, teatro di una maxi-rissa tra residenti e abusivi una settimana fa, per cercare ogni traccia dei violenti scontri avvenuti nella notte del 10 giugno. Un intervento massiccio coadiuvato anche dagli elicotteri e dal supporto di squadre speciali.
Nel frattempo la situazione nel quartiere Gallaratese sembra leggermente più tranquilla, anche se molti ritengono che l'accaduto fosse inevitabile dopo mesi di tensioni. Intanto, da Palazzo Lombardia, il governatore Attilio Fontana chiede la presenza fissa di militari davanti ai cancelli delle palazzine per ripristinare l'ordine pubblico che al momento scarseggia. Al contrario, il sindaco Giuseppe Sala chiede maggiore partecipazione da parte di Aler, criticando ferocemente la gestione del periodo più recente.
All'interno delle perquisizioni sono stati notificati anche degli sgomberi che hanno portato a nuovi tumulti tra gli stessi rom. Almeno cinque famiglie sarebbero coinvolte nel provvedimento, ma c'è chi teme che la misura sia applicata a macchia d'olio contro cittadini rom più integrati. Sul fronte istituzionale sono intervenuti inoltre l'assessore alla sicurezza regionale, Riccardo De Corato, e l'assessore comunale al welfare Lamberto Bertolé: