Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio negli scorsi giorni era finito sotto il fuoco del consiglio nazionale del Movimento per aver criticato con forza il no a nuove armi all’Ucraina. Ancora oggi, non si sa nulla riguardo la sua espulsione dal movimento. Per ora, la decisione è in "Stand by". Giuseppe Conte si sente molto rammaricato per le parole usate da Di Maio. Quest'ultimo ha sottolineato che non c'è spazio per posizioni che non siano collocate nell'arco dell'Alleanza Atlantica. In sintesi, ha parlato di una scarsa democrazia all'interno del Movimento 5 Stelle.
Nella notte appena trascorsa, si è tenuta una riunione dai toni molto accesi. Tale dibattito è avvenuto dopo le accuse rivolte dal Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, alla gestione del Movimento da parte di Giuseppe Conte.
Per il momento, la sospensione di Di Maio è stata congelata. Il Consiglio nazionale avrebbe rivelato la volontà di lavorare ad un testo "unitario" di risoluzione di maggioranza alle comunicazioni di Draghi, dove non ci sarà alcun riferimento sull'invio di armi.
I Cinque Stelle cercheranno di ottenere un accenno alla de-escalation del conflitto e alla centralità del Parlamento. Giuseppe Conte, durante l'incontro, avrebbe espresso il suo "rammarico" per le parole di Di Maio sulla scarsa democrazia interna.
Secondo Di Maio, la linea euroatlantica non è mai stata messa in discussione in quanto la bozza redatta da alcuni senatori pentastellati che chiedeva lo stop alle armi a Kiev non è mai stata condivisa.
Aveva commentato Di Maio.
Il vicepresidente del Movimento, Riccardo Ricciardi, in seguito alle dichiarazioni del Ministro degli Esteri, ha definito Di Maio un corpo estraneo. Di qui è nata l’ipotesi, di un'espulsione (o auto-espulsione) di Di maio. Per ora lo scontro sull’espulsione del Ministro degli Esteri è in stand by anche se potrebbero arrivare nuovi sviluppi in mattinata.
Per ultimo sono arrivate le parole di Roberto Fico, Presidente della Camera:
Quindi, la chiosa: