Basta scorrere la rassegna stampa per trovare quasi ogni giorno notizie di cronaca che parlano di incendi. È la delicata realtà dell'Italia, su cui Coldiretti ha stilato un report sulla base di dati Effis e il cui risultato è emblematico: rispetto al recente passato il numero di incendi è triplicato.
L'Italia brucia almeno tre volte di più rispetto all'ultimo periodo, lo certifica un'analisi condotta da Coldiretti sul numero di incendi accertati nel 2022. Tradotto, significa un rogo ogni due giorni e l'arrivo dell'estate non può che far aumentare un dato già preoccupante (nel 2021 sono andati in fumo 150mila ettari di verde). La causa principale dell'aumento dei casi sono le alte temperature che si sono registrate durante i tre mesi primaverili, che hanno collocato la stagione al sesto posto tra le più calde della storia.
L'arrivo imminente degli anticicloni africani preoccupa gli esperti, con il termometro che scollinerà agilmente i 40 gradi in gran parte delle regioni italiane. Non c'è infatti zona geografica che non sia afflitta dal problema, da Nord a Sud, l'allarme siccità è già reale al punto che molti governatori si apprestano a fare richiesta dello Stato di Emergenza. Effetti del cambiamento climatico che, secondo il parere dell'Onu, prevede un'ulteriore crescita del fenomeno entro il 2030.
Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, ha inviato una lettera al premier Mario Draghi per esprimere la personale preoccupazione:
Anche all'estero convivono con problematiche analoghe all'Italia. In Spagna è in corso l'operazione di spegnimento di un vasto incendio nella regione di Castiglia Y Leon che ha bruciato 20mila ettari di terreno. Almeno 14 i villaggi evacuati e la situazione rimane difficile soprattutto sul versante mediterraneo, dove si registrano le temperature più calde.
Stesso scenario in Francia, dove al momento in cima alla classifica delle città più afose ci sono Lione e Bordeaux. Qui lo stato di allerta è già attivo, anche se sono previste piogge già durante la settimana. Tra le curiosità in merito, a Lourdes è stato annullato il pellegrinaggio degli ex combattenti che ogni anno si celebra il 18 giugno.