Il presidente del Consiglio Mario Draghi, all'indomani della risoluzione approvata in Parlamento e della scissione del Movimento 5 Stelle, ha tenuto un discorso alla Camera riprendendo i temi già trattati in Senato, a cominciare dalla guerra in Ucraina.
Il Consiglio europeo del 23 e 24 giugno affronterà i seguenti temi: gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno europeo a Kiev; le ricadute umanitarie, alimentari, energetiche e securitarie del conflitto; gli aiuti a famiglie e imprese colpite dalla crisi; le prospettive di allargamento dell'Ue; i seguiti della Conferenza sul futuro dell'Europa
In diretta le Comunicazioni del Presidente Draghi alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno #EUCO https://t.co/vWGYPS3CDw— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) June 22, 2022
Draghi nel discorso alla Camera: "Continueremo a sostenere la candidatura di Kiev nell'Ue"
Dal Senato alla Camera dei Deputati, Mario Draghi interviene anche nell'altra aula parlamentare con un discorso alla vigilia del vertice dell'Unione Europea di Madrid previsto il 23-24 giugno. In cima, naturalmente, la questione della guerra in Ucraina con il probabile intervento di Volodymyr Zelensky collegato a distanza:
Ci avviciniamo al quarto mese dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, iniziata il 24 febbraio. Mosca continua ad aggredire le città ucraine nel tentativo di espandere il controllo sul territorio e rafforzare la propria posizione. Al 20 giugno sono 4.569 civili morti e .691 quelli feriti secondo le nazioni unite. Ma il numero è certamente molto più alto. Continuano inoltre a emergere nuove atrocità commesse ai danni dei civili da parte dell'esercito russo. Le responsabilità saranno accertate e i crimini di guerra saranno puniti. Anche il numero delle persone in fuga dal conflitto continua ad aumentare, in Italia sono oltre 135 mila i cittadini ucraini arrivati dall'inizio dell'invasione, esprimo nuovamente la mia personale gratitudine agli italiani che li hanno accolti.
Spazio poi al passaggio sulla posizione italiana rispetto al conflitto e alle volontà dell'Ucraina, tra cui anche l'ingresso nell'Ue
La strategia dell'Italia in accordo con l'Unione Europea con gli altri alleati del G7 si muove su due fronti: sosteniamo l'Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia, perché Mosca cessi le ostilità e accetti di sedersi davvero al tavolo dei negoziati. Durante la mia recente visita Kiev ho visto da vicino le devastazioni della guerra e constatato la determinazione degli ucraini per difendere il loro paese. Siamo determinati ad aiutare un popolo europeo nella sua lotta a difesa della democrazia e della Libertà. Il presidente Zelensky ci ha chiesto di continuare a sostenere l'Ucraina per raggiungere una pace che rispetti i loro diritti e le loro volontà.
Il Consiglio Europeo straordinario del 30-31 maggio ha discusso di questo e il prossimo appuntamento confermerà un impegno che può essere solo collettivo. Vogliamo ricostruire, ridare una casa alle famiglie che l'hanno persa per riportare i bambini nelle scuole e aiutare la ripresa della vita economica e sociale dell'Ucraina. Ho ribadito che l'Italia vuole Kiev nell'Unione Europea, siamo stati tra i primi a sostenere questa posizione con chiarezza e convinzione in Europa e in Occidente. Continueremo a farlo in ogni consesso internazionale da partire dal prossimo Consiglio Europeo. Sono consapevole che non tutti gli stati membri oggi condividano questa posizione.