23 Jun, 2022 - 12:50

Mattarella: "Con la guerra non ci può essere sviluppo e senza sviluppo non ci sono le condizioni per stabilità"

Mattarella: "Con la guerra non ci può essere sviluppo e senza sviluppo non ci sono le condizioni per stabilità"

Sergio Mattarella ha parlato alla seconda edizione della Conferenza Nazionale della Cooperazione allo Sviluppo Coopera 2022 toccando vari temi caldi come guerra, migranti e pandemia.

Dopo Mattarella parleranno altre personalità diplomatiche di rilievo tra cui il Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, alcuni rappresentanti dell'UNICEF, della Commissione Europea e di organizzazioni della società civile italiana del Burkina Faso. L'evento si concluderà domani.

Mattarella: "La guerra genera effetti gravissimi"

virgolette
Il conflitto scatenato da Mosca per anacronistiche velleità di potenza richiede una risposta netta, unitaria e solidale, al fine di giungere al ripristino di condizioni di pace.
virgolette
Con la guerra non ci può essere sviluppo e senza sviluppo non ci sono le condizioni per stabilità e pace. La guerra genera effetti gravissimi: si acuiscono le tensioni, si obbligano milioni di donne e minori ad abbandonare le loro case per cercare rifugio altrove, si rende più difficile la collaborazione internazionale in materia climatica e ambientale. 
virgolette
Il rapporto tra sviluppo e affermazione dei diritti umani è evidente, e se con la guerra non c'è sviluppo, senza sviluppo non ci sono stabilità e pace. La politica italiana dunque è saldamente ancorata all'Agenda 2030 e l'ultimo punto dei 17 chiama tutti i Paesi a un impegno dei governi pari almeno allo 0,70% del reddito nazionale lordo.

Mattarella sulla pandemia e i migranti

virgolette
La pandemia ha reso evidente che in un mondo interconnesso non esistono soluzioni locali a sfide globali, come quelle dell'emergenza sanitaria, dei cambiamenti climatici, della povertà estrema, dell'insicurezza alimentare.
virgolette
Voglio ricordare il ruolo delle comunità straniere in Italia: il loro contributo è prezioso. Il lavoro degli immigrati genera ricadute positive sul sistema economico e sul welfare italiano, nonché su quello dei Paesi d'origine. Le rimesse, solo nel 2021, hanno raggiunto i 550 miliardi di euro. Da questo deriva anche il successo delle iniziative imprenditoriali degli esponenti della diaspora nei loro paesi di origine.
AUTORE
foto autore
Giuseppe Sposato
condividi sui social
condividi su facebook condividi su x condividi su linkedin condividi su whatsapp
adv
ARTICOLI RECENTI
LEGGI ANCHE