La giornata odierna ha portato in dote ulteriori aggiornamenti per quanto riguarda la guerra in Ucraina. Secondo quanto riportano i media locali, infatti, nelle scorse ore il paese è stato attaccato da missili russi provenienti, però, dal territorio bielorusso. Secondo le parole dell'intelligence militare ucraina, Mosca starebbe forzando il coinvolgimento della Bielorussia all'interno del conflitto:
Massiccio attacco con missili e bombe sul territorio ucraino. In particolare bombardieri russi hanno operato direttamente dal territorio della Bielorussia. I bombardieri sono partiti dalla base aerea di Shaykovka, nella regione russa di Kaluga. Poi, dalle regioni di Kaluga e Smolensk sono entrati nello spazio aereo della Bielorussia. Dopo il lancio dei missili sono tornati alla base aerea di Shaykovka, in Russia. L'attacco missilistico oggi è direttamente legato agli sforzi del Cremlino tesi a trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina in qualità di cobelligerante.
Poche ore fa, poi, Kyrylo Budanov - capo dell'intelligence militare di Kiev - ha provato a chiarire quando potrebbe avvenire una svolta importante quando siamo ormai oltre i 120 giorni di guerra. Queste le sue parole rilasciate durante un'intervista all'emittente britannica Itv
L'Ucraina tornerà ai suoi confini del 1991, non ci saranno altri scenari e non stiamo considerando altri scenari. A partire da agosto si svolgeranno alcuni eventi, che dimostreranno al mondo intero che la svolta comincia ad avere luogo. L'ho già detto e lo ripeto: prima della fine dell'anno, i combattimenti attivi diminuiranno praticamente a zero. Siamo irremovibili nel nostro punto di vista. Riprenderemo il controllo dei nostri territori nel prossimo futuro
La risposta di Mosca: "Uccisi 80 mercenari polacchi"
Da parte di Mosca, invece, arrivano le parole del portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, il quale ha svelato qualche numero riguardo il bilancio di guerra delle ultime 24 ore:
Sono stati uccisi fino a 80 mercenari polacchi e distrutto 20 veicoli da combattimento corazzati e 8 sistemi lanciarazzi multipli. Nelle ultime 24 ore oltre 300 soldati ucraini e mercenari stranieri sono stati eliminati e 35 armi pesanti sono state distrutte alle porte di Mykolaiv. Il nemico continua a soffrire perdite importanti.
Invece, da Severodonetsk giungono notizie non positive. Il sindaco della cittadina Oleksandr Stryuk alla televisione di Stato, ha ammesso che i militari ucraini stanno abbandonando la città poiché accerchiati dalle truppe russe:
Purtroppo hanno quasi lasciato completamente la città.