Superata l'amarezza per il ritiro da Wimbledon causa Covid Matteo Berrettini guarda già al futuro e mette nel mirino il suo rientro. Certo un peccato il ritiro dopo le prove convincenti disputate sull'erba con due trofei vinti, ma è pur sempre vero che la stagione è lunga.
Appuntamento con la gloria per gli US Open, torneo dove Berrettini è esploso nel 2019, ovviamente rincorrendo un posto alle Finals di Torino per riguadagnare posizioni nel ranking dove Matteo scenderà all'11esimo posto.
Tutto dipende dal Covid-19: Matteo deve aspettare di negativizzarsi per tornare a giocare, ma i giorni segnati sul calendario sono già cerchiati. Ci sono i tornei 250 di Newport e Bastad, poi il 500 di Amburgo e il 250 di Gstaad, l'unico torneo dove Matteo è già iscritto e partirebbe come testa di serie numero 2, dietro al campione in carica del torneo svizzero Casper Ruud.
Oltre al calore ricevuto dalla maggioranza delle persone c'è chi ha insultato Berrettini, accusato di essere un "Covidiota" per aver rinunciato "per niente" a una montagna di soldi per il Covid.
Ovviamente sono casi isolati che però spiccano tra il 99% dei commenti, che si possono sintetizzare nel sentimento comune nei confronti di Matteo: "Sei un vero campione". Matteo Berrettini ha mostrato infatti senso di responsabilità e qualità umane che lo rendono un campione non solo in campo.