Si avvicina il giorno dei giorni per Nick Kyrgios, approdato in finale di Wimbledon senza passare per la semifinale "grazie" al ritiro di Rafael Nadal. Ma l'australiano non arriva all'ultima partita di Wimbledon per fare la comparsa, nonostante davanti abbia una leggenda del tennis come Novak Djokovic.
Prima della sua "prima volta" in un atto conclusivo di un Major il tennista è un fiume in piena di parole su sensazioni e aspettativa.
Le parole sul ritiro di Nadal
Non sono riuscito a parlare con Rafa, ho scoperto tutto mentre ero a cena, prima della sua conferenza stampa. La mia prima sensazione è stata di delusione. Avevo concentrato tutte le mie energie nell’affrontarlo, nella mia tattica di gioco, nelle emozioni di scendere in campo e in tutto il resto. Non è stato facile per lui prendere questa decisione. Sono sicuro che una parte di lui voleva giocare la partita. Quest’anno ha perso pochissimo, sono sicuro che avrebbe voluto vincere tutti e quattro i Grandi Slam, quindi non è stato facile. Ho pensato di mettere su un bel post per dire che abbiamo avuto delle grandi battaglie, e che in fondo tutti volevano vedere come saremmo andati in guerra oggi. Spero solo che stia meglio
Kyrgios: "In finale di Wimbledon darò tutto, è l'apice per un tennista"
Non avrei mai pensato di poter arrivare qui, se devo essere sincero. Non ringrazierò mai abbastanza il circuito junior per quello che ha fatto per la mia fiducia, quando ero il numero uno al mondo. Ho girato per i Grandi Slam e sono stato vicino ai migliori professionisti, li ho visti qui, ma non ho mai pensato di poter lottare per il titolo. Mi sembra che questo sia l’apice del tennis. Una volta vinto un titolo del Grande Slam, cos’altro si può ottenere? Sono orgoglioso e non vedo l’ora di andare avanti. Darò tutto e vedremo cosa succederà.
Sul rapporto di amore/odio con il tennis
Ci sono momenti in cui odio questo sport, ma ci sono anche momenti in cui mi sento una delle persone più competitive sulla faccia della terra. Su tutto, che si tratti di Nintendo, di giocare a basket… tutto. Amo il tennis, ma soprattutto amo competere. Mi piace il fatto che nello sport ci sia un vincitore e un perdente, e non so se riuscirò mai a cambiarlo. Una cosa è certa: che si vinca o si perda, domenica me ne andrò felice. È un successo incredibile, soprattutto a 27 anni, in quello che pensavo fosse l’ultimo tratto della mia carriera. Non ho mai pensato di poter essere qui, ma ora ho una possibilità.