La finale di Wimbledon è ancora un pensiero da smaltire per Nick Kyrgios che ha provato a smaltire le scorie della sconfitta contro Djokovic in una lunga intervista. Sono tanti i temi affrontati dal tennista australiano a partire dal match contro il serbo passando per le tensioni di un incontro così prestigioso fino ai pensieri sul futuro.
Procedendo a ritroso, Kyrgios ha cercato di spiegare il significato di questa partita in ottica futura:
Mi sento come se avessi vinto oggi, perché ho lottato con grande motivazione. Mi è stato detto per tutto il torneo, che vincere questo Wimbledon poteva rappresentare il traguardo finale della mia vita tennistica. E per qualcuno come me era assolutamente vero, visto che non sono un ragazzo giovane come Sinner o Alcaraz, che sono arrivati nel Tour recentemente e sono già stati in grado di spongersi in fondo negli Slam. Mi ci sono voluti dieci anni, quasi 10 anni nella mia carriera, per raggiungere finalmente l’obbiettivo di poter giocare una finale nei tornei del Grande Slam.
Un sogno che però non deve essere interpretato come un segnale d'arresa perché Kyrgios pare finalmente aver trovato l'equilibrio giusto, almeno nelle parole:
Ho trovato persone che finalmente mi guardano le spalle, che amo e con cui voglio essere in giro per il circuito. Persone che vogliono solo spingermi ad essere una persona migliore ed un giocatore di tennis migliore. Loro si rendono conto che sono immensamente talentuoso e che ho ancora molto altro da dare a questo sport.
Wimbledon, Kyrgios commenta Nadal, Federer e Nole
Spazio poi anche ai paragoni perché in tanti hanno teorizzato che Djokovic fosse l'avversario più difficile da battere per Nick in questo momento. Nonostante la grandezza di Nole, il tennista australiano ha portato il confronto su un altro livello:
No non direi. Come ho detto, oggi penso di essermi messo nelle condizioni di vincere. Ma quando affronti Novak è davvero dura, talmente difficile giocarci contro che ti fa stare veramente male. Così succede anche con Federer. Penso che Federer, sia quello che ti faccia sentire maggiormente male. Ti fa venire voglia di lasciare il campo. Può far sembrare le operazioni molto veloci e ti dà l’impressione che per te il campo nell’altra metà sia davvero piccolo. In quelle situazioni dove Nadal e Djokovic, ti permettono di giocare un po’ di più da dietro. Se tu non stai giocando non alla grande, puoi almeno lottare. Ma Federer può davvero renderti la giornata estremamente negativa e mandarti fuori dal campo molto velocemente.