A fine luglio è previsto il nuovo decreto di Mario Draghi che porterà ad un aumento in busta paga di 100-150 euro in più per i lavoratori che guadagnano meno. Questo è il piano del governo che dovrebbe poi completarsi con la legge di bilancio. Nel nuovo decreto ci saranno anche misure per la benzina e le bollette. Sul salario minimo forse si introdurrà il Tec (Trattamento economico complessivo) stabilito dai contratti di categoria. Ecco i 4 provvedimenti previsti nel nuovo Decreto.
Con la nuova rimodulazione del cuneo fiscale i vantaggi sarebbero estesi fino a 35mila euro, con un aumento nelle buste paga che dovrebbe attestarsi sui 1.200 euro all’anno in media. Ovvero, circa 100 euro in più al mese con un decalage in percentuale fino ai redditi medi. Allo studio del governo c’è anche un’altra proposta, ossia quella del Partito Democratico, che prevede prima un intervento sulle retribuzioni più basse (meno di 10 mila euro all’anno) attraverso una franchigia di mille euro sui contributi previdenziali che nella pratica funzionerebbe come una decontribuzione totale.
L’ipotesi del nuovo decreto è quella di introdurre il Tec, il trattamento economico complessivo, messo a punto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando. I salari minimi varranno per settore, con l’applicazione dei contratti maggiormente diffusi a tutti i lavoratori dei rispettivi comparti. Allo stesso tempo si punterà ad utilizzare delle forme di sgravio come stimolo alla qualità del lavoro e dei meccanismi di premialità per sostenere la chiusura dei contratti non ancora rinnovati, considerando che tra i 6 e gli 8 milioni di lavoratori si trovano oggi in mano un contratto scaduto.
Nel nuovo decreto si prevedono sanzioni per chi non rinnova i contratti: potrebbero arrivare meccanismi di indicizzazione degli stipendi all’inflazione o indennità ad alcuni mesi dalle scadenze.
È previsto inoltre lo stop ai contratti flessibili: nel decreto potrebbero arrivare incentivi per la stabilizzazione dei precari.