Inizia ufficialmente la missione in Medio Oriente del presidente Joe Biden, chiamato tra oggi e sabato a importanti appuntamenti diplomatici in Israele e Arabia Saudita. Queste le sue prime parole appena atterrato a Tel Aviv:
Decima visita in Israele per Joe Biden, la prima come presidente degli Stati Uniti, per dare il via al dossier Medio Oriente che avrà alcuni temi principali. Sul fronte di Gerusalemme la priorità è ricercare l'unità di intenti con la Palestina e contestualmente aumentare le riserve di gas del Paese. Sullo sfondo la questione Iran e la minaccia nucleare rappresentata da Teheran.
Biden è stato accolto da un folto plotone istituzionale, composto dal primo ministro Yair Lapid, dal presidente Isaac Herzog e dal primo ministro Naftali Bennett. Di seguito le loro dichiarazioni ufficiali:
A proposito della sicurezza è stato presentato un progetto condiviso in ambito di difesa e tecnologia per la sicurezza, legata all'AI, alla quantistica e a temi globali come la lotta al cambiamento climatico. A dimostrazione della volontà di perseguire la pace, Gerusalemme ha concesso 1.500 permessi di lavoro ai palestinesi di Gaza: inoltre ci sarà supporto garantito per oltre 5mila palestinesi non ancora in regola. Nessuna chance invece di riprende i negoziati tra le parti, fermi al 2014.
Passando al rapporto tra Palestina e Biden, i funzionari arabi si sono detti delusi dalla poca incisività mostrata da Biden rispetto alle sanzioni imposte da Donald Trump. Ma è l'attualità a tenere maggiormente banco, con la questione relativa a Shirleen Abu Akleh, la giornalista americana ma di nascita palestinese uccisa lo scorso 11 maggio. Nonostante il presidente americano non si sia espresso, il Dipartimento di Stato di Washington avrebbe ufficialmente invitato la famiglia della giornalista a una visita presso la Casa Bianca. Le autorità palestinesi contestano agli Usa di aver protetto Israele nell'insabbiare le prove della responsabilità oggettiva sui fatti.
Durante il suo viaggio in Medio Oriente, la Casa Bianca ha rilasciato un comunicato ufficiale di commento ai dati sull'inflazione Usa, giunta al 9,1% a giugno: l'ennesimo record negativo: