15 Jul, 2022 - 08:57

Sciopero taxi confermato per il 20 e 21 luglio, presidio a Palazzo Chigi sospeso

Sciopero taxi confermato per il 20 e 21 luglio, presidio a Palazzo Chigi sospeso

Dopo le dimissioni presentate da Draghi e poi respinte da Mattarella, i tassisti hanno deciso di sospendere il presidio presso Palazzo Chigi, a Roma. A partire dalla mezzanotte di giovedì è ripreso il servizio, che negli ultimi due giorni si era spontaneamente fermato in seguito alle proteste contro il ddl Concorrenza

Tuttavia, lo sciopero taxi è confermato per i giorni 20 e 21 luglio, ma rimarremo vigili sugli sviluppi dell'attività parlamentare", dichiarano in una nota le organizzazioni sindacali. 

Sciopero taxi, le richieste dei tassisti 

I tassisti chiedono l’annullamento dell'articolo 10 del ddl Concorrenza, che affronta il tema della liberalizzazione del settore, unitamente alla riapertura di un tavolo di confronto con l’esecutivo.

Nel comunicato di Ugl Taxi, Usb Taxi, Federtaxi Cisal, Unica Cgil, Uti, Fit Cisl, Tam, Claai, Satam, Or.sa Taxi, Fast Confsal Taxi, Uritaxi, Unimpresa, Ati Taxi, Associazioni Tutela Legale Taxi, Silvio si legge:

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Ringraziamo le tassiste ed i tassisti -che ci hanno sostenuto in questo sforzo, e che in segno di solidarietà nei confronti dei colleghi ancora impegnati nello stesso, hanno spontaneamente sospeso il servizio, riteniamo necessario ora far ripartire l'attività lavorativa. Vogliamo inoltre ringraziare la questura, le donne e gli uomini delle forze dell'ordine per aver gestito giorni difficili in modo encomiabile, capendo la protesta della nostra categoria.

Le tensioni con le forze dell’orine dei giorni scorsi

L'area davanti a Palazzo Chigi ieri e l’altro ieri è rimasta blindata: le forze dell'ordine hanno schierato agenti in tenuta antisommossa creando un cordone di protezione per contenere la protesta. Fumogeni, petardi e cori contro il premier e il governo hanno fatto da padroni nelle giornate di mercoledì e giovedì.

I cinque rappresentanti dei tassisti ieri sono rimasti incatenati davanti alla sede del governo minacciando di rimanerci al fine di ottenere risposte sulle modifiche al dl concorrenza. Ieri è stata una giornata con fortissime tensioni nel governo e dopo le dimissioni presentate da Draghi (poi respinte da Mattarella), i tassisti hanno deciso di sospendere il presidio.

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Giulia Danielli
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