Dopo le dimissioni presentate da Draghi e poi respinte da Mattarella, i tassisti hanno deciso di sospendere il presidio presso Palazzo Chigi, a Roma. A partire dalla mezzanotte di giovedì è ripreso il servizio, che negli ultimi due giorni si era spontaneamente fermato in seguito alle proteste contro il ddl Concorrenza.
Tuttavia, lo sciopero taxi è confermato per i giorni 20 e 21 luglio, ma rimarremo vigili sugli sviluppi dell'attività parlamentare", dichiarano in una nota le organizzazioni sindacali.
I tassisti chiedono l’annullamento dell'articolo 10 del ddl Concorrenza, che affronta il tema della liberalizzazione del settore, unitamente alla riapertura di un tavolo di confronto con l’esecutivo.
Nel comunicato di Ugl Taxi, Usb Taxi, Federtaxi Cisal, Unica Cgil, Uti, Fit Cisl, Tam, Claai, Satam, Or.sa Taxi, Fast Confsal Taxi, Uritaxi, Unimpresa, Ati Taxi, Associazioni Tutela Legale Taxi, Silvio si legge:
L'area davanti a Palazzo Chigi ieri e l’altro ieri è rimasta blindata: le forze dell'ordine hanno schierato agenti in tenuta antisommossa creando un cordone di protezione per contenere la protesta. Fumogeni, petardi e cori contro il premier e il governo hanno fatto da padroni nelle giornate di mercoledì e giovedì.
I cinque rappresentanti dei tassisti ieri sono rimasti incatenati davanti alla sede del governo minacciando di rimanerci al fine di ottenere risposte sulle modifiche al dl concorrenza. Ieri è stata una giornata con fortissime tensioni nel governo e dopo le dimissioni presentate da Draghi (poi respinte da Mattarella), i tassisti hanno deciso di sospendere il presidio.