Accoltellamento, ieri nel tardo pomeriggio a Roma nel quartiere di Quarticciolo dove un uomo di 39 anni è stato aggredito con diversi colpi alle braccia e al torace. Subito arrestato l'aggressore per tentato omicidio. Ennesima rissa tra giovani a Civitavecchia, trauma cranico per un ragazzo.
Ancora un accoltellamento a Roma, questa volta al Quarticciolo. Dopo la recente lite tra condomini, avvenuta in zona Primavalle e finita a coltellate, ieri pomeriggio, sempre nella Capitale, un uomo di 39 anni è stato aggredito e colpito con diversi fendenti alle braccia e al torace. È successo intorno alle 17 di Sabato sulle scale del condominio dove l'uomo vive, al Quarticciolo, di preciso in via Locorotondo.
L'uomo, di nome Simone P. è stato accoltellato al torace da una persona che è stata arrestata poco dopo dagli agenti del distretto del Prenestino.
Il fatto sembrerebbe essere avvenuto mentre l'uomo usciva dall'ascensore del suo stabile e preso di sorpresa dall'aggressore non ha potuto difendersi, cadendo a terra ferito.
Simone P. è ora ricoverato in ospedale in gravi condizioni, tra le ferite, la più grave è sicuramente la perforazione di un polmone e non può ancora dichiararsi fuori pericolo. L'aggressore lo ha infatti, accoltellato più volte, tentando anche di sgozzarlo.
La polizia ha rintracciato l'aggressore, dopo una breve ricerca in zona e lo ha portato in questura. Si tratta di un uomo italiano, classe 1987 e dalle indagini ancora in corso non si esclude nessuna pista sulle motivazioni che hanno spinto l'uomo a tale gesto, neppure la "vendetta" legata a motivi personali o passionali.
Negli ultimi anni, il quartiere a ridosso della Prenestina, a Roma, conosciuto come la località di residenza del Gobbo del Quarticciolo al secolo Giuseppe Albano, famoso per essere considerato uno dei protagonisti dal 1943 al 1945 della resistenza antifascista, è diventata una delle più grandi e frequentate piazze di spaccio di droga a cielo aperto della Capitale.
Il narcotraffico della zona è controllato dalle famiglie dei De Vito, Pace e Cori, che utilizzano ragazzi minorenni come pusher e vedette agli angoli delle strade per segnalare l'arrivo delle forze di polizia.
Maxi rissa a Civitavecchia che ha coinvolto almeno una ventina di giovanissimi sulla spiaggia del Pirgo. Qui un alterco per futili motivi, complice l'alcol è degenerato in botte tra calci, pugni e ombrelloni usati come mazze. Nelle varie fasi della rissa documentate da diversi video che stanno circolando in queste ore sui social network, si vede un ragazzo discutere con un addetto alla sicurezza, poi i rispettivi amici mettersi in mezzo finendo per alimentare e allargare il confronto che finisce sul bagno asciuga. Una ragazza tenta di fermare i due contendenti, ma senza alcun successo.
Ma questo non è l'unico episodio simile avvenuto in questi giorni nel comune costiero a Nord della Capitale. Due notti fa, infatti, nei pressi della Marina, un ragazzo di quindici anni è finito in ospedale con una prognosi di trenta giorni perché colpito con calci e pugni da una comitiva di coetanei al culmine di un violento litigio. Il ragazzo ha rimediato un importante trauma cranico e perso un dente, probabilmente per colpa di un colpo ricevuto quando era già a terra.
Il giovane era stato trasportato dal personale sanitario giunto a bordo di un'ambulanza all'ospedale San Paolo, da qua ne è stato disposto il trasferimento al Policlinico Gemelli di Roma.
Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato locale che hanno aperto un'inchiesta per identificare i responsabili del pestaggio e capire cosa sia effettivamente accaduto. Ormai la Marina è diventata luogo di scontro fra ragazzi e non passa giorno che ci siano discussioni, risse o danneggiamenti.