Civitanova Marche, tunisino ucciso a coltellate la notte scorsa sul lungomare Piermanni: l'uomo di 33 anni è morto al suo arrivo all'ospedale della città. L'omicidio è avvenuto intorno alle 22, davanti a decine di persone e sarebbe in qualche modo legato al mondo dello spaccio della droga. Il coltello che sarebbe servito per uccidere è stato ritrovato poco distante, all'interno di un parco giochi. L'aggressione mortale di ieri segue di 10 giorni la morte del 39enne nigeriano Alika Ogorchukwu.
Secondo quanto hanno riferito alcuni testimoni, due persone hanno iniziato a litigare tra loro, quindi una ha inseguito l'altra sul lungomare: una volta raggiunta è nata una colluttazione, è spuntato un coltello e il tunisino A.R. è rimasto a terra colpito a morte. Da quanto si apprende al momento, sarebbe stato soccorso da un passante e portato in auto in ospedale, dove è arrivato senza vita. Le indagini sono affidate al commissariato di Civitanova, che ha operato subito dopo l'aggressione con il supporto della polizia locale e dei Vigili del fuoco.
Una sola coltellata, in pieno petto. E' morto così il trentenne tunisino clandestino nel nostro paese, colpito da una persona che tutt’ora sarebbe ricercata dalle forze dell’ordine. È quanto è emerso dal primo esame cadaverico della vittima, che dalle prime testimonianze al vaglio degli inquirenti sarebbe stato soccorso sul lungomare da un connazionale il quale, a sua volta, ha fermato un automobilista; insieme l’hanno portato in ospedale dove è giunto privo di vita. I due sono stati sentiti dagli inquirenti: in particolare, è sotto osservazione la posizione del connazionale della vittima, che dopo essere arrivato in ospedale si sarebbe sentito male, tanto da essere ricoverato.
La pista sulla quale stanno lavorando gli inquirenti, dopo l’accoltellamento del tunisino, avvenuto la notte scorsa sul lungomare di Civitanova, la fornisce il sindaco Ciarapica al termine della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di questa mattina. L’omicidio è legato al mondo dello spaccio della droga e, da quanto si è appreso, le forze dell’ordine hanno allargato le ricerche dell’omicida anche nell’area di Porto Sant’Elpidio e Lido Tre Archi, in provincia di Fermo, dove è segnalata la presenza di clandestini dediti allo smercio di sostanze stupefacenti. Al momento sembrerebbe non esserci una relazione tra il delitto di ieri sera e il pestaggio di un pakistano da parte di due magrebini, avvenuto alle 2 della notte tra sabato e domenica, sempre nella stessa zona del lungomare civitanovese.
Da stasera, sia a Civitanova Marche sia a Macerata, partiranno misure di controllo del territorio molto stringenti grazie all’arrivo di reparti speciali e unità cinofile. È quanto emerso al termine del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito questa mattina. Alla riunione, coordinata dal prefetto di Macerata Flavio Ferdani, erano presenti i vertici delle forze dell’ordine, il sindaco di Civitanova, Fabrizio Ciarapica, il presidente della provincia e sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli. Era stato lo stesso Ciarapica, già durante la notte scorsa, a mettersi in contatto con il prefetto e chiedere di intensificare l’attività di controllo del territorio con forza straordinarie per ripristinare le condizioni di sicurezza in città. Una richiesta che il sindaco Parcaroli ha sostenuto anche per Macerata e l’intera provincia.