Maltempo a Orvieto, colpita da un breve ma violento temporale, accompagnato da grandine e forti raffiche di vento.
La violenza dell’acqua ha provocato allagamenti in cantine e negozi e lungo le strade, si sono riversati fango e detriti.
Si è rivelato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco, della Protezione Civile con l’ausilio degli operatori del Centro Servizi Manutentivi del Comune, e la Polizia locale e tutt’ora impegnata nella ricognizione delle molte criticità e dei danni causati dal maltempo.
La bomba d’acqua ha causato danni anche alla pavimentazione del centro storico, sollevando porzioni di sanpietrini, nella piazza principale.
Anche il Pozzo di San Patrizio è stato raggiunto dall’acqua che ha iniziato a penetrare all’interno causando anche l’interruzione dell’energia elettrica.
Molti turisti, infatti, sorpresi e impauriti dal livello dell’acqua che continuava ad innalzarsi in modo repentino, sono stati fatti uscire dai pompieri, che dopo aver provveduto a far uscire in sicurezza i visitatori, hanno fatto abbassare il livello dell'acqua con le idropompe.
I danni del maltempo a Orvieto, sono stati definiti importanti.
Il Comune, non ha ancora stimato con precisione quale sia il valore economico per ripristinare il patrimonio pubblico danneggiato dal fortissimo temporale che ha interessato la città.
Nel frattempo, si procede ancora con le operazioni di ripulitura delle strade per sgomberarle da fango e detriti che vede impegnate squadre del Centro servizi manutentivi e volontari della Protezione civile.
È già stato ripristinato, invece, l’asfalto danneggiato in alcune vie della città, a causa della pressione delle fognature.
Il distacco della pavimentazione della Piazza, invece, è stato segnalato in una nota all’amministrazione comunale.
Il Pozzo di San Patrizio, invece rimane chiuso anche se è stato rimosso il materiale fangoso trascinato dall’acqua fino al sito turistico, tuttavia, la vasca d’acqua collocata in fondo al monumento ha accumulato aghi ed erbacce. Proprio per questa ragione, la struttura rimarrà chiusa ai visitatori ancora per qualche giorno.
Sottoposta a stretto controlla la zona nei pressi della Fortezza Albornoz che viene maggiormente attenzionata in seguito alla caduta del muro di cinta retrostante il monumento dei Caduti di Piazza Cahen, che non ha retto alla violenza dell’acqua scesa impetuosamente da Corso Cavour e Via Postierla.
Sono ancora in corso anche le verifiche al Cimitero civico monumentale di San Lorenzo in Vineis. Qui, infatti, sono caduti alcuni rami che hanno impedito il passaggio, e inoltre, l’ingresso principale insieme all’interno della portineria sono stati allagati e bloggati da fango e detriti.
Trattandosi, infatti, anche in questo caso, di una struttura che si sviluppa su varie quote di altezza, l’acqua, portando con sé fango e detriti, è scesa velocemente lungo le gradinate arrivando ad allagare completamente proprio l’ingresso principale e l’interno della portineria del cimitero.
I danni economici non sono ancora stati quantificati con esattezza anche se si presume che si tratti di danni importanti, dal momento che la bomba d’acqua ha colpito incessantemente il patrimonio pubblico per circa un’ora in tutta la zona di Orvieto.
Ad oggi, infatti, le squadre del Centro Servizi Manutentivi del Comune e dei volontari della Protezione Civile di Orvieto stanno lavorando senza sosta per controllare il territorio e ripulire le strade e gli edifici sia del centro storico che della zona a valle della rupe.
È attesa per oggi pomeriggio, l’ispezione dei tecnici del Servizio Idrico Integrato, SII, sul collettore fognario principale.
Rimane chiusa al transito anche la zona della storica Fontana del Leone situata alle pendici della rupe, dato che nel tratto selciato, la pioggia ha provocato il movimento di alcune pietre.
Una situazione davvero difficile, dunque, quella che si è prospettata agli occhi della cittadinanza e delle autorità che lentamente, dovrà tornare alla normalità, grazie all’intervento di tutte le squadre scese in campo.