Se il cane abbaia di notte, impedendo ai vicini di casa di dormire, il proprietario dell'animale dovrà pagare un risarcimento danni al vicino per il mancato riposo notturno.
Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, la quale ha confermata la sentenza che era stata emessa dalla Corte d'Appello di Caltanissetta, riguardante due cani che venivano lasciati tutte le notti sul terrazzo e che abbaiavano di continuo all'interno di un condominio.
Secondo i giudici della Corte di Cassazione, infatti, "il mancato riposo notturno può provocare danni alla salute".
La sentenza della Corte di Cassazione n. 23408/2022, che è stata depositata lo scorso 27 luglio, stabilisce il risarcimento dei danni subiti dal vicino di casa sulla sua salute, dal momento che è stato disturbato dai "cupi ululati e dai continui e fastidiosi guaiti, specie nelle ore notturne e di riposo, emessi dai cani che i vicini avevano collocato e mantenuto sia sul terrazzo dell’abitazione, sia sul terreno comune".
Perciò, la Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso che è stato presentato dal proprietario dei due cani, il quale sarà costretto a risarcire per un importo pari a 2.700 euro il vicino di casa.
Ecco, in particolare, che cosa viene disposto all'interno dell'art. 659 del Codice Penale, il quale è stato introdotto attraverso il Regio Decreto n. 1398 del 19 ottobre del 1930 ed il quale è intitolato "Disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone":
Note:
In sostanza, queste sanzioni saranno inflitte quando si parla di un disturbo causato dagli animali, solamente quando questi ultimi avranno superato il limite della normale tollerabilità.
Per cercare di comprendere quale sia questo limite della normale tollerabilità è intervenuta in nostro soccorso la Corte di Cassazione, attraverso l'emanazione della sentenza n. 28201/2018:
Un altro testo del nostro ordinamento giuridico nazionale, che disciplina casi simili a quello avvenuto a Caltanissetta, lo possiamo trovare all'interno dell'art. 2052 del Codice Civile, il quale è stato introdotto nella normativa nazionale dal Regio Decreto n. 262 del 16 marzo del 1942 ed il quale è intitolato "Danno cagionato da animali".
Ecco che cosa dice:
Note:
Dunque, se viene superato il "limite della normale tollerabilità" e se non si riesce a dimostrare il "caso fortuito", allora il proprietario del cane che abbaia di notte e disturba i vicini, sarà costretto al risarcimento dei danni cagionati, come nel caso in questione.