Manca poco all'inizio degli US Open dove in Medvedev è ancora fresco il ricordo di quando mandò in frantumi il sogno di Djokovic di fare il grande slam.
Il torneo andrà di scena dal 29 agosto e al momento è l'unico Slam che il russo ha vinto: per il resto vanta di una doppia finale persa agli Australian Open, i quarti di finale al Roland Garros e il quarto turno a Wimbledon.
Medvedev arriva all'inizio degli US Open con il bel ricordo della vittoria su Djokovic, grande assente di questa edizione.
Ho sempre amato giocare a New York, mi sono sempre trovato bene qui. È importante per me tornare qui da detentore del titolo: vincerlo è stato un traguardo importante, i Major sono al di sopra di tutto. Vincere il mio primo titolo Slam mi ha dato una buona motivazione e molta fiducia, soprattutto avendo battuto in finale Novak Djokovic.
Queste le sue parole sul presentarsi da numero uno.
Ora la gente mi vede diversamente, sono un bersaglio, è normale. Se dovessi perdere, diranno di aver vinto contro un campione Slam e il numero uno del mondo, quello che resta è che avranno sconfitto Medvedev, Nadal o Djokovic.
L'analisi di Medvedev sulla sua stagione e sulle sue condizioni fisiche
Ho giocato ad un livello molto buono agli Australian Open, poi è arrivata la finale contro Rafa. Avrei voluto fare meglio, vincere, ero in vantaggio. È stata difficile quella partita, ma questa è la vita, queste sono esperienze. Un momento che mi ha fatto crescere come persona.
Spero di essere pronto, anche se non puoi mai esserne sicuro. Ho alle spalle una preparazione di tre settimane molto intensa in vista degli US Open. Io e la mia squadra abbiamo lavorato tanto, fisicamente e mentalmente spero di essere al 100% entro fine anno.
La parola al campo.