Luigi Di Maio, nel corso di una intervista rilasciata a Repubblica, nelle ultime ore ha rafforzato la tesi di tentativi di interferenze russe con vista sulle prossime elezioni 2022. L'attuale ministro degli Esteri del governo - il quale negli scorsi giorni ha fatto visita a Zelensky a Kiev - ha parlato in questa maniera:
I tentativi di interferenza russa sono evidenti. Il problema vero è che ci sottovalutiamo, non consideriamo quanto l'Italia sia importante per la tenuta della Ue, della Nato e del mondo libero. Abbiamo l'ex presidente Medvedev che dà indicazioni di voto, Razov che si complimentava con il partito di Conte sull'Ucraina e Salvini pagato in rubli per andare a Mosca. Perciò serve istituire una commissione parlamentare d'inchiesta che faccia luce sulle ingerenze.
Quindi, Di Maio su Salvini:
Non so sia in malafede, so che quando propone di togliere le sanzioni alla Russia ci sta già portando fuori dalla comunità internazionale. La Lega ha un patto con Russia unita e, se la destra dovesse andare al governo, ci porterà in braccio a Putin, così come Meloni in braccio a Orbàn. Il rischio per il Paese è lo sganciamento dalle alleanze storiche, l'isolamento e la perdita di libertà, non solo a livello economico.
Elezioni 2022, Di Maio sulla Meloni
Tra le altre cose, l'ex pentastellato ha commentato anche le ultime azioni di Giorgia Meloni, potenziale leader di un centrodestra che ad oggi - secondo gli ultimi sondaggi - sfiorerebbe il 50% dei voti:
Già il fatto che debba passare la campagna elettorale a rassicurare il mondo che non sfascerà il Paese dà la misura della sua credibilità. Meloni, comunque, non può garantire nulla perché sarà commissariata da Salvini e Berlusconi. Poi Salvini lo farà cadere, conosco la specialità della casa. Come evitare il disastro? Votando la coalizione progressista, anche perché il meccanismo della legge elettorale è questo: i collegi uninominali possono vincerli solo le due coalizioni principali.
Elezioni 2022, Berlusconi: "Voto del 25 settembre sarà appuntamento con la storia"
Nel frattempo, in mattinata, Silvio Berlusconi - numero 1 di Forza Italia - ha rilasciato un nuovo messaggio sui suoi account social, sottolineando l'obiettivo:
Noi pensiamo che le prossime elezioni del 25 settembre saranno davvero un appuntamento con la storia. Mi rivolgo in particolare a quei 23 milioni di italiani, che secondo i sondaggi non hanno intenzione di andare a votare. A loro, voglio dire che da loro dipende la possibilità di garantirci un futuro piu' giusto, piu' sicuro, piu' prospero e una completa e vera libertà.
Infine, spiega la necessità di una riforma sulla giustizia in tempi stretti:
Deve essere realizzata nell'interesse di tutti i cittadini, che avranno finalmente diritto a giudici imparziali, che avranno finalmente diritto a non essere richiamati in giudizio dopo essere stati assolti in primo e secondo grado, che avranno diritto ad essere trattati da innocenti fino ad un'eventuale condanna definitiva. Oggi, i processi sono davvero troppo lunghi: 1200 giorni per un processo penale di primo grado. Dovranno adeguarsi, i nostri processi, ai tempi europei, che per il primo grado sono di circa 400 giorni. Infine, i Pm dovranno diventare gli avvocati dell'accusa ed avere gli stessi ed identici diritti degli avvocati della difesa, nei confronti di un giudice terzo. Per questo, è necessaria la separazione delle carriere.