La fretta di pubblicare online su Tik Tok ha tradito due ragazzi di Rimini, che sono stati scoperti dalla Guardia Costiera di Alghero e denunciati per pesca fraudolenta in un'area marina protetta.
L'uso scorretto dei social colpisce ancora. Questa volta a farne le spese sono due ragazzi di Rimini, rei di aver esercitato in modo fraudolento l'attività di pesca in un'area marina illegale ad Alghero e scoperti dalle autorità dopo aver pubblicato su Tik Tok i video della loro impresa.
L'episodio risale ad alcuni giorni fa, dopo che i giovani sono stati riconosciuti e denunciati dalla Guardia Costiera di Alghero e dal Corpo Forestale della Sardegna. I ragazzi si trovavano in vacanza insieme a un adulto (probabilmente un genitore dei due) e hanno pescato nell'area limitrofa a Capo Caccia, zona di tutela ambientale integrale. Successivamente avrebbero venduto il "bottino", composto soprattutto da cernie, a un ristoratore della zona.
Nella mattinata di martedì i due tiktoker si sono presentati volontariamente alla sede della Guardia Forestale di Alghero ammettendo le responsabilità e le colpe, giustificandosi dicendo di non sapere che l'area fosse protetta secondo la legge 394/1991. Per loro è prevista un'udienza davanti al giudice nei prossimi giorni, mentre la Procura di Sassari sta valutando la posizione del ristoratore che rischia una denuncia per ricettazione.