I funerali di Alika Ogorchukwu, l’ambulante nigeriano ucciso il 29 luglio scorso in una strada del centro di Civitanova Marche, slitteranno presumibilmente al 17 o al 18 settembre. Il consolato italiano in Nigeria ha concesso il via libera definitivo ai fratelli della vittima, i quali potranno entrare nel nostro Paese a partire da sabato prossimo. Lo ha riferito l’avvocato Francesco Mantella, che assiste legalmente Charity, la vedova di Alika.
Il rito si dovrebbe svolgere nel chiostro di San Domenico, a San Severino Marche, anche se ad oggi manca il ‘nulla osta’ definitivo delle autorità competenti. Ad uccidere Alika Ogorchukwu è stato il 32enne salernitano Filippo Ferlazzo, in carcere a Montacuto (Ancona) con le accuse di omicidio volontario e rapina. Alcuni filmati e i testimoni presenti in Corso Umberto I all’ora dell’omicidio hanno permesso agli inquirenti di ricostruire tutte le fasi che hanno portato all’omicidio. Alika che chiede l’elemosina a Ferlazzo e alla sua compagna, lui che lo insegue per un breve tratto di strada e quando lo raggiunge colpisce prima con la stampella che l’ambulante utilizzava per i postumi di un incidente e poi lo finisce a mani nude quando sono entrambi a terra. La procura di Macerata ha chiesto per Ferlazzo una perizia psichiatrica con l’incidente probatorio, in modo da cristallizzare la capacità di intendere e di volere dell’indagato al momento dell’aggressione. L'esito chiarirà se l’uomo potrà affrontare un processo e se sia socialmente pericoloso.
La moglie di Alika aveva manifestato la volontà di fare una cerimonia all'aperto, per accompagnare l'ultimo saluto al marito con canti tipici della Nigeria a cui prenderà parte la comunità nigeriana delle Marche.