Le risposte per la Ferrari devono arrivare da Monza: dopo la campagna belga e quella olandese bucate ora la Rossa punta sul circuito di casa per provare a interrompere l'egemonia Red Bull, ma basteranno l'orgoglio e i tifosi della Rossa che gremiranno le tribune nel Gran Premio casalingo?
È dal 2019 che la Ferrari non vince a Monza, quando fu Leclerc a precedere Bottas e Hamilton. Quella del pilota monegasco è l'unica vittoria della Rossa negli ultimi undici GP di casa.
Così il Team Principal Mattia Binotto sull'appuntamento di Monza.
Questa pista ha un layout unico nel calendario: è un tracciato velocissimo, l’unico rimasto in calendario, e per questo è particolarmente esigente per i motori e le vetture. Si tratta di una pista sulla quale la power unit spinge per quattro quinti del giro e sulla quale è fondamentale essere perfetti. La corsa è una volata: i 53 giri scivolano via a un ritmo velocissimo, per cui anche ai piloti non è concesso alcun errore, perché rischia di non esserci il tempo per recuperare.
Monza, che tra l’altro quest’anno compie cento anni ed è un’icona nel mondo del motorsport, è qualcosa di speciale per tutti i team italiani e in particolar modo per noi, ma lo è per tutta la Formula 1. Una delle ragioni per le quali tutte le squadre sono contente di venire qui sono gli appassionati. I tifosi sono esigenti, competenti e scatenati. Per me resta indimenticabile l’invasione di pista, personalmente vissuta dal muretto, in occasione della vittoria di Charles nel 2019. Ti danno tutto il loro affetto, ti supportano anche quando le cose non vanno per il verso giusto e ti spingono a fare sempre meglio. Averli intorno, sotto al podio, è già di per sé un’emozione. Noi faremo di tutto per regalargliene di belle in questo weekend.