La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al giorno numero 221 e continua sempre di più a inasprirsi: nonostante i tentativi falliti in passato, Papa Francesco lancia un nuovo appello di pace, questa volta riferendosi direttamente a Putin e a Zelensky chiedendogli di porre fine al conflitto. Durante l'Angelus il Pontefice si dice preoccupato per l'aumento di un'escalation nucleare, implorando il cessate il fuoco.
Durante l'Angelus di oggi Papa Francesco si rivolge direttamente a Vladimir Putin e a Volodymyr Zelenski, chiedendo al primo di fermare questa spirale di violenza e al secondo di essere più aperto riguardo a serie proposte di pace:
Poi, la preghiera rivolta direttamente ai "protagonisti" del conflitto bellico a cui Papa Francesco ha chiesto di cessare il fuoco nel rispetto dell'intera umanità:
In nome di Dio e in nome del senso di umanità che alberga in ogni cuore, rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al cessate-il-fuoco. Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste, stabili. E tali saranno se fondate sul rispetto del sacrosanto valore della vita umana, nonché della sovranità e dell’integrità territoriale di ogni Paese, come pure dei diritti delle minoranze e delle legittime preoccupazioni.
Parole che hanno una risonanza ancora più grande dopo gli ultimi attacchi di queste ore, dove a Kharkiv hanno perso la vita ben 13 bambini:
Il conflitto tra Ucraina e Russia diventa sempre più cruento e si fa sempre più concreta la minaccia nucleare, una situazione davvero preoccupante e insostenibile per il Pontefice. Partendo dalle notizie che sono giunte nelle ultime settimane con "l'escalation nucleare" come l'ha definita il Papa sempre più a rischio, il Pontefice ha dichiarato: