Anche in Italia potrebbe sbarcare la settimana corta lavorativa. La banca Intesa Sanpaolo ha proposto ai suoi dipendenti di lavorare per un’ora in più al giorno in cambio di una giornata in meno in ufficio. Da 37 ore e mezza a 36 complessive di lavoro sulla settimana. Domani potrebbe arrivare il via libera dei sindacati.
Nella documentazione trasmessa alle rappresentanze Intesa si legge:
Tale proposta vale solo per gli uffici. Mentre i sindacati vorrebbero che fosse estesa a tutti i lavoratori. Intesa inoltre precisa:
Quali sono i vantaggi di questa proposta? Da un lato il lavoratore potrà scegliere quando prendere il giorno di riposo aggiuntivo. Dall’altro lato, le imprese potranno risparmiare sul costo delle bollette.
Da tempo si registrano esperimenti di riduzione dell’orario di lavoro nel mondo. A giugno è partito l’esperimento del Regno Unito, che si è concluso pochi giorni fa. A testarlo sono state 70 aziende di diversi settori. E l’86% delle imprese si è detta disposta a proseguirlo. In Islanda si è parlato di successo travolgente per il test su 2500 impiegati pagati lo stesso importo per orari più brevi. La produttività è rimasta invariata. In Portogallo il parlamento ha appena approvato un emendamento che chiede di incentivare la settimana corta. C’è un piano simile anche in Belgio. L’imprenditore della Nuova Zelanda Andrew Barnes ne ha invece fatto una battaglia con la sua 4 Day Week Global Foundation. Proprio a questo modello si è ispirata Intesa San Paolo.