Raoul Bova è stato nuovamente accusato di aver evaso il fisco.
Per l’attore, infatti, è la seconda volta che deve affrontare guai giudiziari legati al mancato pagamento delle tasse.
Già nel 2017 Raoul Bova era stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione per "dichiarazione fraudolenta mediante artifici" per un'evasione di circa 600mila euro risalente al quinquennio tra il 2005 e il 2010.
Ecco quali sono le nuove accuse.
Ancora una volta, l’attore 51enne è accusato di dichiarazione fraudolenta mediante artifici.
A causa di questo reato, Raoul Bova è sotto processo per aver evaso il fisco per 417 mila euro nel 2011.
Secondo la ricostruzione della Procura, l’attore, avrebbe rappresentato nel 2012 il versamento di canoni per un milione di euro alla Sanmarco srl, società di cui Bova è stato socio all’80%.
Proprio a questa società, Bova, aveva ceduto in via esclusiva, nel 1996, i diritti economici derivanti dall’utilizzazione della sua immagine.
Questo accordo, secondo la Procura, è stato un escamotage per aggirare le tasse, così che la società facesse da schermo per ostacolare i controlli da parte del Fisco su quanto avrebbe dovuto pagare Raul Bova.
L’attore, infatti, in seguito a quanto stabilito nel contratto con la società, avrebbe dovuto ottenere un corrispettivo minimo dallo sfruttamento dei diritti d’immagine.
Eppure, questo denaro non risulta essere mai stato versato. Nel 2011, infatti, nella dichiarazione dei redditi sono stati indicati elementi attivi per un ammontare inferiore a quelli effettivi ed elementi passivi fittizi.
L’evasone Irpef, dunque, ammonterebbe a 417 mila euro.
Per il reato, commesso il 27 luglio del 2012, l’udienza è fissata per il 6 dicembre 2022.
Nel frattempo, Raoul Bova dovrà affrontare fra pochi giorni un nuovo processo, con l’accusa di violenza privata.
Tra pochi giorni, l’attore sarà chiamato a rispondere in Tribunale di violenza privata, minacce e lesioni.
L’episodio risale a circa tre anni fa, precisamente al 27 aprile del 2019, quando l’attore picchiò Matteo Vincenzo Cartolano, un avvocato 42enne, per aver messo a rischio l’incolumità della compagna, Rocío Muñoz Morales, con una manovra azzardata.
Secondo la ricostruzione dei fatti, Raoul Bova e la sua compagna, erano appena usciti da un ristorante romano e si stavano dirigendo verso il parcheggio quando l’automobilista ha rischiato di investire Rocío Muñoz Morales.
A quel punto, tra Raoul Bova e l’automobilista è cominciata una lite che poi, è degenerata in colluttazione.
Secondo l’accusa, dapprima, l’attore avrebbe minacciato Cartolano, dicendo:
Ma hai visto cos’hai fatto? Ti sistemo io, t’ammazzo".
Poi, la violenza verbale sarebbe diventata fisica e Raoul Bova, dopo aver tirato l’uomo fuori dall’auto, ha sferrato un pugno sulla spalla dell’avvocato. Allo stesso modo, anche l’avvocato è stato accusato di violenza privata verso l’attore.
Nella prossima udienza è previsto che vengano ascoltati sia Bova e che la compagna.