08 Nov, 2022 - 17:08

Unicusano alla COP27 con Hydrozero, spin-off dell'Ateneo

Unicusano alla COP27 con Hydrozero, spin-off dell'Ateneo


L’Università Niccolò Cusano partecipa alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022. Durante la COP27 UNFCCC (Sharm el-Sheikh 6-18 Novembre 2022) sarà presentata la spin off dell’Ateneo: Hydrozero by Unicusano.

Hydrozero by Unicusano

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Hydrozero by Unicusano è una spin off dell’Università degli Studi Niccolò Cusano costituita al fine di favorire la transizione ecologica e la decarbonizzazione mediante la produzione e l’utilizzazione dell’energia in maniera innovativa commenta il Presidente del CdA, Stefano Bandecchi. Altro obiettivo per l’Ateneo è realizzare attività di ricerca e sviluppo per sperimentare nuove tecnologie dell’idrogeno, nuovi materiali, componenti e sistemi per l’accumulo di energia nelle diverse forme.

Il prossimo 14 novembre, il Prof. Ing. Giuseppe Cherubini, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale Applicazioni Tecnologiche – IAT S.r.l., il Prof. Ing. Antonio Naviglio, Presidente della S.R.S. Servizi di Ricerche e Sviluppo S.r.l., l’Amministratore Delegato dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, Ing. Fabio Stefanelli, e l’arch. Andrea Villani parteciperanno alla COP 27 UNFCCC presentando proprio un progetto per la realizzazione di un sistema di produzione idrogeno, utilizzando elettrolizzatori di tipologia PEM (convertitori di energia elettrica in idrogeno gassoso).

Obiettivi del progetto Hydrozero by Unicusano

La spin-off è stata costituita per dotare l’Università Niccolò Cusano di una applicazione che riguardi l’intera catena del valore nell’ambito della produzione di idrogeno green. Il Progetto si pone l’obiettivo di realizzare, in un Paese chiave del Nord Africa (Egitto), un sistema di produzione di elettricità fotovoltaica (PV), quindi alimentato da energia solare, che possa beneficiare dell’elevato livello di insolazione e della disponibilità di terreno praticamente illimitata (al di fuori dell’area prossima al Nilo, il territorio è prevalentemente desertico). Questa energia elettrica rinnovabile è previsto che venga trasferita alla dorsale di trasmissione principale del Paese fino al porto di Alessandria, dove è previsto l’utilizzo dell’energia elettrica per produrre idrogeno, utilizzando elettrolizzatori di tipologia PEM. Una parte dell’energia elettrica in rete e/o dell’idrogeno sarà resa disponibile al Paese ospitante, mentre la maggior parte sarà immessa nel gasdotto già esistente Greenstream, che unisce l’Egitto all’Italia. L’idrogeno sarà, quindi, trasferito in forma gassosa ad utenze esistenti nel sud dell’Italia, in particolare per alimentare lo stabilimento di Acciaierie d’Italia (ex ILVA) riducendo le emissioni di CO2.

La profonda trasformazione in atto induce anche i soggetti istituzionalmente interessati alla formazione ad ampliare l’offerta formativa, includendo tematiche fino ad oggi di nicchia. L’Ateneo Unicusano è particolarmente attenta alla trasformazione in atto e, pertanto, vede nello sviluppo e diffusione dell’idrogeno verde un tema assolutamente prioritario. Nell’ambito del progetto si farà carico di acquisire importanti dati ed informazioni che utilizzerà per fornire servizi formativi sia a livello universitario che a livello operativo.

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Michela Crisci
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