35 miliardi, per la maggior parte destinati al contrasto del caro energia. Il governo Meloni ha raggiunto l'accordo sulla sua prima legge di Bilancio: la conferma è arrivata in una nota diffusa da palazzo Chigi al termine della riunione del Consiglio dei ministri, durata più di tre ore.
Tra le misure più importanti previste dalla manovra per il 2023 ci sono il taglio del cuneo fiscale per i redditi più bassi, un nuovo schema pensionistico ed una profonda revisione del reddito di cittadinanza.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha parlato alla stampa in una conferenza per svelare tutti i dettagli del nuovo disegno di legge. Su Twitter, il capo di governo aveva già definito la manovra "importante e coraggiosa", aggiungendo che particolare attenzione è stata rivolta "ai redditi bassi e alle categorie in difficoltà".
Dopo i ringraziamenti di rito, Meloni si è dichiarata "molto soddisfatta" per una legge finanziaria presentata a sole quattro settimane dall'insediamento del governo.
Una manovra che presta particolare attenzione "al tessuto produttivo, alle imprese, all'incentivo al lavoro".
Un'altra scelta riguarda le famiglie: nella legge di bilancio "ci sono misure di un miliardo e mezzo".
Meloni annuncia anche la proroga dell'Iva fino a marzo sul gas: "una parte delle risorse è per la ridefinizione della norma degli extraprofitti che supera alcuni elementi di contestazione. Recuperiamo circa 2,5 miliardi e alziamo aliquota da 25% a 35%". La premier interviene anche sul congedo parentale.
Meloni conferma anche il taglio del cuneo fiscale, uno dei provvedimenti annunciati per questa legge di Bilancio.
La manovra in materia pensionistica interviene "sullo scalone pensionistico che sarebbe scattato dal 1° gennaio, senza un intervento dal 1° gennaio sarebbe scattata la pensione a 67 anni": si potrà andare in pensione "a 62 anni con 41 di contributi", ma con "dei paletti di buon senso".
Nel frattempo, il Mef annuncia l'incremento del tetto al contante. Un ritocco al rialzo previsto inizialmente dal dl aiuti quater, che era però rimasto fuori dal provvedimento. "Dal 1° gennaio 2023 la soglia per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro", si legge in una nota diffusa al termine del Consiglio dei ministri. Prevista anche una riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile.
Stretta finale sul Reddito di cittadinanza, che è stato rivisto per il prossimo anno e scomparirà alla fine del 2023.
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