Secondo quanto trapelato nelle scorse ore, Andrea Guerra potrebbe entrare a far parte del gruppo Prada già a partire da gennaio.
Il top manager, oggi senior advisor di Lvmh, sarebbe stato scelto da Patrizio Bertelli, azionista di controllo e attuale CEO del noto brand di lusso.
A riportare la notizia è il quotidiano La Repubblica, secondo cui, questa scelta ha l’obiettivo di rafforzare e guidare la prima linea di manager del colosso della moda, in vista del passaggio di consegne alla seconda generazione rappresentata dal primogenito Lorenzo Bertelli.
A Guerra, spetterà, dunque, il compito di agevolare il passaggio di consegne tra Patrizio e Lorenzo Bertelli.
Il primogenito di Miuccia Prada e del manager era entrato in azienda nel 2017 e in questi anni si è occupato soprattutto di sostenibilità.
Durante lo scorso Capital Market Day, Patrizio Bertelli aveva comunicato l’intenzione di voler passare il timone in mano al figlio Lorenzo nei prossimi anni.
Secondo il quotidiano, questa decisione sarebbe maturata proprio nelle ultime settimane, tuttavia, la conferma ufficiale potrebbe arrivare a gennaio, quando Guerra sarà a tutti gli effetti, il senior manager di Prada.
Al momento, Andrea Guerra non ha risposto ad alcuna richiesta di un commento, né Prada ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito.
Nato a Milano il 26 maggio del 1965, dove vive con la moglie e con i tre figli, Andrea Guerra ha ricoperto diversi incarichi di dirigenza in alcune delle più importanti aziende italiane.
Laureato in Economia e Commercio presso la Sapienza, l’Università di Roma nel 1989, comincia a lavorare nella catena alberghiera Marriott Italia fino ad esserne nominato direttore marketing.
Nel 1994, ricopre incarichi di logistica in Merloni Elettrodomestici e successivamente, viene nominato amministratore delegato del gruppo, sostituendo il precedente manager Francesco Caio, giunto ormai a fine mandato.
Dopo aver mosso i primi passi ai vertici del colosso degli elettrodomestici Indesit della famiglia Merloni, Andrea Guerra è alla guida di Luxottica di Leonardo Del Vecchio dal 2004 al 2014 e di Eataly di Oscar Farinetti dal 2016 al 2020.
Sotto la sua guida, il fatturato aziendale di Luxottica viene quasi triplicato e il valore del titolo azionario è cresciuto notevolmente, facendogli guadagnare il titolo di miglior amministratore delegato in Italia dalla classifica Thomson Reuters Exter 2014, oltre ad essere stato inserito nella lista del Financial Times delle "25 stelle del business" già nel 2004.
Inoltre, in passato è stato consigliere presso Parmalat S.p.A., Banca Nazionale del Lavoro e DeA Capital S.p.A., ed è membro del comitato strategico del Fondo Strategico Italiano, è nel CdA di Amplifon S.p.A., di Ariston Thermo Group, tra gli azionisti del quotidiano online Linkiesta e membro del CdA dell'Università Bocconi.