Infortunio sul lavoro, un'altra giornata nera con un operaio che rimasto ucciso nella cava dove stava lavorando a Bedizzole, in provincia di Brescia, e un uomo che è precipitato da 6 metri di altezza a Lonigo, in provincia di Vicenza.
Questa mattina, all'alba, un uomo di 62 anni ha perso la vita mentre lavorava alla cava di ghiaia Panni srl di via Gavardina. Stando alle prime ricostruzione degli inquirenti, sopraggiunti sul luogo subito dopo il fatto gravissimo, l'operaio sarebbe stato sepolto vivo da un cumulo di ghiaia mentre si trovava all'interno del cassone di un camion. Il titolare dell'azienda, ignaro di quanto stava succedendo, avrebbe continuato a riempire il camion con l'ausilio di una pala meccanica.
Solamente dopo alcuni minuti, non vedendo più l'uomo all'interno del cantiere, sarebbero scattate le disperate ricerche da parte degli altri colleghi. Una volta svuota il mezzo pesante, poi, la fatale scoperta, con le inutili richieste d'aiuto. All'arrivo dell'ambulanza dei volontari del Cosp di Bedizzole e dell’automedica, infatti, per l'uomo non c'era più nulla da fare.
Sempre questa mattina, questa volta, però, a Lonigo, in provincia di Vicenza, un operaio di 40 anni è precipitato da un altezza di sei metri, all'interno della conceria dove stava lavorando. A dare l'allarme, anche in questo caso, sono stati i colleghi che, una volta sentito il pesante tonfo, hanno immediatamente allertato i soccorsi e le forze dell'ordine. Sul posto è giunta un'ambulanza del Suem 118, i cui sanitari hanno prestato all'operaio le prime cure. Una volta stabilizzatosi, l'uomo è stato trasportato in codice rosso all'ospedale di Arzignano. Restano ancora da capire le dinamiche dell'incidente, con gli inquirenti, i carabinieri di Lonigo e dei tecnici dello Spisal dell'Ulss 8 che sono ancora a lavoro per fare chiarezza in merito.