Tragedia del Mottarone, ultime notizie.
Ci sono due importanti novità sull'inchiesta in merito al crollo della funivia avvenuto nel maggio 2021 in cui morirono 14 persone. La prima riguarda la presentazione di una perizia tecnica da parte della difesa, nella quale si sostiene che "i danni alla fune traente erano visibili già un anno prima che la cabina precipitasse nel vuoto". La seconda riguarda il patteggiamento del nonno di Eitan, il bambino unico sopravvissuto, che rapì il minore portandolo in Israele.
Prosegue l'inchiesta sulla tragedia del Mottarone, sempre più vicina alla parola fine. Il consulente tecnico della difesa Andrea Gruttadauria, docente di Metallurgia e materiali non metallici e Tecnologie metallurgiche al Politecnico di Milano, il quale rappresenta di riflesso Gabriele Tadini, il caposervizio della funivia ora sotto indagine, ha dichiarato che i danni irreparabili ed evidenti alla cabina numero 3 erano già visibili 13 mesi prima della strage. Il suo intervento si inserisce all'interno delle udienze in merito alla ricostruzione dell'incidente probatorio.
A prendersi la copertina in prima pagina è tuttavia il patteggiamento a cui è giunto Shmuel Peleg, nonno di Eitan, il quale ha sottoscritto un accordo pari a 20 mesi di reclusione per sequestro aggravato, sottrazione di minore all’estero e appropriazione indebita del passaporto. Insieme a lui, incriminato anche il presunto complice della fuga, a 18 mesi di carcere. Pene entrambe sospese in attesa di giudizio. Secondo la ricostruzione, il nonno portò via il piccolo nel settembre 2021 valicando il confine svizzero e raggiungendo Israele con un volo privato.
All'interno del Tribunale di Verbania non è stato ancora affrontato il tema dei risarcimenti alle famiglie, di cui si dovrebbe cominciare a parlare dopo la conclusione delle perizie. L'unica certezza è che una quota sarà assicurata dal gruppo Reale Mutua, la compagnia che deteneva un contratto per l'azienda Funivie del Mottarone al momento dei fatti.