Qatargate, le ultime notizie: il Tribunale di Bruxelles ha notificato un mandato d'arresto per Maria Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia di Antonio Panzeri, una delle figure chiave dell'intero scandalo.
Come si legge nel documento, la Corte considera l'ex eurodeputato del Pd (ora in carcere nella capitale belga) come "capo di un'organizzazione fraudolenta colpevole di atti criminali dalla natura complessa, schematica e ripetitiva".
Pertanto, se in una prima fase del Qatargate moglie e figlia di Panzeri erano state confinate agli arresti domiciliari ora per entrambe si aprono le porte di una cella: da capire dove, dal momento che si trovano in Italia e più precisamente tra Milano e Bergamo. Spetterà alla Giustizia nostrana capire se estradarle o meno in Belgio. Le accuse nei loro confronti, mosse dal giudice Michel Claise che presiede l'indagine, rimangono di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio.
Nel frattempo, il Partito Democratico prosegue la sua opera di piazza pulita degli europarlamentare rimasti invischiati nello scandalo: nelle ultime ore, la commissione nazionale di garanzia dei Dem ha votato favorevolmente alla sospensione cautelativa di Andrea Cozzolino, sia dagli iscritti al partito sia dai suoi ruoli istituzionali in cui era diretta espressione del Nazareno. La decisione rimane in vigore finché le indagini non saranno concluse, fanno sapere fonti interne.
Tuttavia, il giornalismo d'inchiesta internazionale mette sul tavolo dei possibili attori anche altre figure di rilievo delle istituzioni europee. Per esempio, in Grecia è stata sospesa l'europarlamentare del partito di centrodestra Néa Dimokratía, Maria Spyraki, iscritta nel registro degli indagati dall'Ufficio europeo per la lotta antifrode per aver elargito una mazzetta a una sua assistente. Lei, una volta ritrovatasi al centro del clamore mediatico, ha sempre negato ogni accusa acconsentendo inoltre alla revoca dell'immunità parlamentare. Oltre a lei, gli organi competenti stanno verificando la posizione di Aija Kalnaja, direttrice pro tempore dell'agenzia d'immigrazione Ue Frontex.