Si è tenuto nel tardo pomeriggio ora locale l'incontro a Minsk tra il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e il presidente russo Vladimir Putin.
All'evento erano presenti anche altri grandi funzionari dei due Paesi sovietici, e a margine della discussione ci sono stati contatti anche tra le delegazioni della Difesa e degli Esteri (con Lavrov e Shoigu avvistati a Minsk).
Il leader apre il suo discorso con una battuta diretta all'Occidente, "preoccupato che io e Vladimir ci incontriamo molto spesso di nascosto". Poi, Lukashenko conferma un rafforzamento dei rapporti con la Russia in quanto "risposta naturale alla mutata situazione geopolitica, che ci mette costantemente alla prova". Tuttavia, viene ammesso pubblicamente che tra i Paesi "ci siano state alcune asperità", poi messe da parte per trovare risposte comuni ed efficace alle sfide globali. Per la Bielorussia, insomma, l'unico modo per superare crisi difficili è quello della cooperazione e dell'integrazione, e Mosca in tal senso è sempre stata un porto sicuro.
Se Putin inoltre è stato spesso restio ad aprire apertamente a possibili negoziati, Lukashenko è più schietto nell'ammettere che c'è intenzione a intraprendere un dialogo anche con l'Europa, a cui chiede di "ascoltare la voce della ragione per intraprendere una discussione costruttiva sulla sicurezza mondiale". Al tempo stesso, afferma che la politica di sanzioni a cui è sottoposta anche la Bielorussia "non impressiona nemmeno la popolazione", consapevole delle controindicazioni di una simile politica.
Anche il leader di Minsk è consapevole che i tempi dell'Urss non torneranno e serve guardare a uno stato moderno in cui vengano risolte con delle riforme sia nel pubblico che nel privato le questioni economiche che rendono oggi la Bielorussia un Paese abbastanza povero. Chiaramente, le sanzioni occidentali pesano sebbene Russia e Bielorussia abbiano poi siglato un modello congiunto di aggiramento delle limitazioni. Lukashenko ha allertato i presenti che l'incontro odierno sarebbe stato dedicato proprio alla risoluzione di alcuni dossier sull'economia, dopo che i precedenti incontri si erano concentrati sul tema della sicurezza e della difesa militare.
(in aggiornamento)