Due giornalisti italiani inviati per un reportage sulla guerra in Ucraina sono stati attaccati dalla fazione russa. È successo lunedì 19 dicembre nella regione di Kherson: protagonisti il reporter Claudio Locatelli e il suo collega Niccolò Celesti, che hanno denunciato su Facebook un "attacco intenzionale" di origine russa, dal quale sono riusciti a mettersi in salvo per un pelo.
I due giornalisti hanno riportato l'accaduto in un video, spiegando la loro versione dei fatti: nel filmato si vede il momento dell'attacco e i vetri dell'auto in frantumi, nonostante sulla vettura campeggiasse a chiare lettere la scritta "Press".
In un post successivo, Locatelli ha mostrato una foto della ferita provocata dalle schegge: si tratta di un taglio all'altezza dell'orecchio, con l'esplosione che gli ha anche provocato "un po’ di scompenso nell’equilibrio e udito".
Sul suo profilo Facebook il giornalista freelance bergamasco Claudio Locatelli ha voluto rassicurare che lui e il fotoreporter Niccolò Celesti "stanno bene".
Claudio Locatelli, 35 anni, non è nuovo a questi viaggi nei territori di guerra: negli anni si è specializzato in questioni internazionali ed appassionato di psicologia del terrorismo. La sua precedente missione è stata in Afghanistan, dove ha raccontato il ritorno al potere dei talebani, riuscendo anche ad intervistare Zabihullah Mujahid, portavoce dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan.